L’accordo con Cuba sulla sicurezza, fermo al Senato

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ROMA (Public Policy) – Rafforzare ed intensificare la collaborazione tra Italia e Cuba per prevenire e combattere la criminalità e il terrorismo.

È questo l’obiettivo di un disegno di legge, all’esame della commissione Esteri al Senato, che ratifica e dà esecuzione all’accordo fatto a L’Avana il 16 settembre 2014 in materia di cooperazione tra il nostro Paese e lo stato centro-americano.

L’esame del ddl che ratifica l’accordo è bloccato in Parlamento (ad oggi) a dicembre 2015, quando il relatore Claudio Zin (Aut) ha illustrato il contenuto dell’accordo alla 3a commissione di Palazzo Madama. L’esame del provvedimento, comunque, potrebbe riprendere a breve.

Obiettivo dell’accordo, i cui oneri economici per l’Italia sono stimati in circa 80mila euro annui, è l’intensificazione della cooperazione con lo scambio di informazioni e pratiche per combattere la criminalità organizzata, il traffico di stupefacenti ed i reati economici.

Le autorità competenti preposte all’applicazione dell’intesa italo-cubana sono il Dipartimento della pubblica sicurezza del Viminale, per l’Italia, e la Direzione generale della polizia nazionale rivoluzionaria del ministero dell’Interno, per Cuba.

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IAC