ROMA (Public Policy) – “Ci sono state tre direzioni e lunghe discussioni. Io considero un errore politico collocare +Europa all’opposizione rispetto a un Governo come quello che nasce e che sarà più attento alle questioni europee, che ha portato gli altri Governi con cui dobbiamo dialogare a tirare un sospiro di sollievo per l’esito dell’autogol di Salvini”.
Lo dice a Public Policy il deputato e presidente di +Europa (e di Centro democratico) Bruno Tabacci a proposito della decisione della Direzione del partito che ha deliberato a maggioranza di porsi all’opposizione del nascente Esecutivo, “con uno spirito di critica chiara e costruttiva e di leale collaborazione sulle misure di riforma economica, civile, politica e istituzionale che saranno ritenute condivisibili e utili per l’Italia e per l’Europa”, come si legge nella mozione approvata lunedì scorso.
“Un partito che si chiama +Europa non può collocarsi strumentalmente all’opposizione”, aggiunge Tabacci: “C’è una responsabilità che si chiama ‘repubblicana’ che emerge nei momenti di grande difficoltà. Non c’è dubbio che il Governo Conte II in vista delle proiezioni europee e internazionali appare molto più rassicurante. Tutti erano preoccupati per lo sbandamento che aveva preso il nostro Paese negli ultimi 15 mesi”.
Rispetto al voto di fiducia, Tabacci spiega: “Io sono un deputato eletto a Milano in un collegio uninominale con una coalizione di cui faceva parte anche il Pd, battendo anche l’attuale ministro uscente Bonisoli (Alberto, titolare uscente dei Beni culturali, esponente M5s; Ndr). Gli elettori si sono espressi direttamente sulla mia persona. Quindi è chiaro che la fiducia la voto“.