ROMA (Public Policy) – Roma, 14 gen – Il governo “condivide pienamente” la possibilità di applicare al personale militare la norma che riconosce una contribuzione aggiuntiva per i personali che hanno contratto malattie dovute all’esposizione all’amianto. Lo ha riferito oggi alla Camera, il sottosegretario alla Difesa Gioacchino Alfano, rispondendo a un’interpellanza di Sel.
La norma, ha ricordato il sottosegretario, è contenuta all’art. 13 comma 7 della legge 257 del 1992, e riconosce a tutti i lavoratori che abbiano contratto malattie professionali a causa dell’esposizione all’amianto, che vengono documentate dall’Inail, il diritto alla contribuzione aggiuntiva, per il periodo lavorativo di esposizione, moltiplicato per il coefficiente previsto di 1,5, indipendentemente dagli anni e dalla quantità di esposizione all’amianto.
Il governo è dunque favorevole all’estensione di tale norma, anche al personale militare e, ha detto Alfano, “all’aumento da 1,25 a 1,5 del coefficiente di maggiorazione per il periodo di servizio”. La maggiorazione dell’1,5 ha poi precisato Alfano, sarebbe comunque valida ai soli fini della misura del trattamento pensionistico, e non cumulabile alle supervalutazioni legate ai periodi di impiego operativo. “Ove si ritenesse percorribile l’ipotesi di un cumulo delle supervalutazioni, si dovrà provvedere con un’apposita iniziativa legislativa, riguardante l’intero comparto sicurezza difesa”.(Public Policy)
LEP