ROMA (Public Policy) – “Occorre agire affinché, in sede di recepimento” della direttiva Ue, “s’introduca una limitazione alle possibilità di utilizzo del criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa negli appalti sotto soglia comunitaria”.
È quanto si legge nel documento depositato in commissione Lavori pubblici al Senato dall’Ance (l’Associazione dei costruttori edili), nell’ambito dell’esame del ddl delega recepimento direttiva appalti e concessioni.
“Più in particolare – si legge ancora – sarebbe opportuno prevedere un limite di importo (2,5 milioni di euro) al di sotto del quale le amministrazioni appaltanti, non possano utilizzare tale criterio. Al di sopra di tale importo, e fino alla soglia comunitaria, l’uso dell’Oepv dovrebbe essere limitato ad appalti dotati di un certo livello di complessità tecnica”. (Public Policy) GAV
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