BRUXELLES (Public Policy / Policy Europe) – “Regolamento delegato Ue 2018/171 della Commissione, che integra il regolamento Ue n. 575/2013, per quanto riguarda le norme tecniche di regolamentazione relative alla soglia di rilevanza delle obbligazioni creditizie in arretrato“. Questo il nome completo dell’atto, riguardante i cosiddetti Npl (i crediti deteriorati in pancia alle banche), che dovrebbe diventare efficace dal prossimo 1° gennaio, e che proprio per questo sta provocando una serie di richieste di rinvio, raccolte da diversi gruppi politici, dal mondo imprenditoriale e bancario.
Il regolamento delegato, di appena 7 articoli, prevede in sintesi un aggiornamento della definizione di “soglia di rilevanza“, ovvero la soglia superata la quale un credito bancario viene considerato a rischio.
Le nuove norme prevedono quindi che i crediti saranno definiti come Npl nel caso in cui si superi la soglia di 500 euro, a livello di gruppo bancario o dell’1% delle esposizioni complessive per le società, e di 100 euro, su un affidamento massimo di un milione di euro, per le piccole e medie imprese o per le persone fisiche.
continua – in abbonamento
NAF