Baviera, chi sono e cosa faranno i Liberi elettori. Parla Felix Locke

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(nella foto: il leader dei Liberi elettori, Hubert Aiwanger)

di Michele De Vitis

ROMA (Public Policy) – Il 18% dei Verdi e l’ingresso dell’AFD in Parlamento sono stati secondo la maggior parte dei media i fatti politici più rilevanti alle ultime elezioni in Baviera. Poco invece si è parlato del successo dei Freie Wähler (Liberi elettori). Un risultato determinante perché grazie all’11,6% sono stati loro a formare in questi giorni un governo di coalizione con la CSU.

Public Policy ha intervistato in esclusiva Felix Locke, il capo dei giovani di questa realtà politica (non un partito vero e proprio), collocabile nell’orbita ALDE come l’FDP.

Quali condizioni porrete al governo?

Vogliamo mantenere nell’agenda le principali proposte fatte in campagna elettorale come gli asili nido gratis, il no alla terza pista a Monaco e alla chiusura dei piccoli ospedali. Chiederemo anche il rimborso delle tasse pagate dai cittadini per il rifacimento delle strade. Vogliamo anche promuovere un nuovo modo di fare politica nel nostro Parlamento, in particolare coinvolgendo di più l’opposizione.

La crescita dei Liberi elettori è stata oscurata dal risultato dei Verdi. Come spiegate le ragioni del vostro successo?

Il voto ai Verdi è una sorta di “hype” al momento, specialmente nelle città più grandi. Hanno punti diversi nella loro agenda e la maggior parte degli elettori lo sa. Nel nostro programma ci sono soluzioni migliori sul tema dell’ambiente.

Abbiamo vinto le elezioni per due motivi: abbiamo le proposte politiche giuste visto che non ci siamo concentrati solo sull’immigrazione e il nostro candidato è fortemente radicato nel nostro territorio.

Abbiamo una rete forte e ampia a livello locale, anche con molti giovani, ma non ce la facciamo a coinvolgere i sostenitori dei Liberi elettori al di là della politica locale. Questo deve essere il nostro obiettivo principale nei prossimi anni, ma non dobbiamo mai dimenticare da dove veniamo.

Le elezioni confermano un po’ ovunque due trend: il declino dei partiti tradizionali e la crescita dei partiti populisti. I Liberi elettori rappresentano un’eccezione a questa regola e probabilmente ha contribuito a limitare l’ascesa di AFD. Come si possono promuovere in un contesto simile progetti politici alternativi?

Ciò che ci rende speciali è il fatto che eravamo un movimento di cittadini anche 30 anni fa perché non eravamo soddisfatti della politica dei partiti tradizionali. La maggior parte del nostro successo è avere candidati radicati a livello locale. Conosciamo i problemi dei nostri cittadini e vogliamo dare una mano anche perché i nostri rappresentanti sono coinvolti in club sportivi, associazioni no profit e associazioni di pompieri locali. Tutti gli altri partiti hanno dimenticato quest’approccio e sono interessati solo a ottenere sempre più potere. L’AFD non offre nient’altro che slogan populisti ed è una vergogna confrontare le loro percentuali con il loro impegno. Per esempio, un candidato nella mia regione è entrato in Parlamento senza mai farsi vedere in un evento pubblico o dare mai un’intervista.

I Liberi elettori riusciranno a superare la dimensione locale? Parteciperete alle europee con una diversa organizzazione?

Non lo sappiamo, ma al momento abbiamo due membri al Parlamento europeo, Ulrike Müller e Arne Gericke. Il nostro obiettivo è confermare questi due seggi in Europa. Ci sono degli ostacoli: i partiti tradizionali vorrebbero una soglia di sbarramento e purtroppo non siamo (ancora) così forti come in Baviera in altre parti della Germania.

Da leader dei giovani di un partito, come si fa oggi a convincere i giovani a impegnarsi in politica?

La democrazia è uno dei valori più alti della nostra società. Non è passato molto tempo da quando i giovani di altri paesi sono morti per la libertà di voto. Specialmente in Germania le diverse differenze politiche trovano sempre una rappresentanza visto che ci sono più di 20 partiti. Non riesco a capire frasi del tipo “Non voto perché non posso cambiare nulla”. Il mio compito personale è quello di motivare i giovani ad essere parte della nostra democrazia e di partecipare alla vita di partito, anche chi non vota i Liberi elettori a meno che non sia di un partito estremo.

La nostra organizzazione giovanile è stata fondata nel 2003 e conta circa 550 membri attivi in 70 diverse associazioni. Ci concentriamo sulla politica locale e per questo non abbiamo un’organizzazione così professionale come quella della CSU. (Public Policy)

@micdv