(Public Policy) – Roma, 9 ago – “In questi primi sei mesi il
Parlamento non ha approvato nessuna legge di iniziativa
parlamentare, è una vergogna”. Lo dice in aula, al termine
dei lavori e dopo la conversione in legge del dl Fare, il deputato del M5s Alessandro Di Battista.
Sia Simone Baldelli (Pdl) che Federica Mogherini (Pd) hanno
poi risposto a Di Battista affermando che la Convenzione di
Istanbul, approvata a inizio legislatura, fosse proprio una
legge di iniziativa parlamentare.
Controreplica del vicepresidente della Camera Luigi Di Maio
(M5s): “Le leggi di iniziativa parlamentare sono quelle che
nascono dentro il Parlamento, non le ratifiche di accordi
internazionali (come la Convenzione di Istanbul; Ndr). E
comunque quest’aula non è ancora riuscita a formare le
commissioni bicamerali”.
“Scoprite l’acqua calda, non è così che si farà la riforma
del Parlamento”, la risposta, poco dopo, di Baldelli,
sonoramente criticato dai deputati del Movimento 5 stelle.
CAMERA, GALGANO (SC) RISPONDE A BALDELLI (PDL) SULLA CENTRALITÀ DEL PARLAMENTO
(Public Policy) – Roma, 9 ago – “Ci auguriamo fortemente di
non essere qui tra un po’ di anni a dire che questi problemi
li conosciamo tutti e sono decenni che li trasciniamo. Il
nostro impegno è perché noi risolviamo i problemi e, quindi,
miglioriamo i regolamenti (parlamentari; Ndr) nel senso di
avere più tempo per discutere i provvedimenti, con rispetto
delle ragioni dell’opposizione, ma anche con il tempo che
deve essere a disposizione di ogni parlamentare”.
Lo ha detto questa mattina, in aula alla Camera, al termine dei
lavori e dopo la conversione in legge del dl Fare, la
deputata di Scelta civica Adriana Galgano, alla prima
legislatura.
Galgano ha risposto direttamente al collega Simone
Baldelli (Pdl), che in precedenza aveva detto, rivolto ai 5
stelle: “Scoprite l’acqua calda, sul tema dite cose che chi
siede in questo Parlamento da più di tre mesi – vi assicuro
– ha ascoltato centinaia di volte”.
“I nostri regolamenti – ha concluso la deputata di Sc – non
ci consentono di esercitare, per la loro lentezza, un ruolo
attivo in Europa, perché, in alcuni casi, siamo troppo lenti
per intervenire nella fase ascendente. E questo è qualcosa
che dobbiamo migliorare tutti. Quindi, centralità del
Parlamento, ma anche capacità del Parlamento di influire
sulle decisioni europee“. Il suo intervento è stato
applaudito anche dal Movimento 5 stelle. (Public Policy)
GAV