Cbam, intesa tra colegislatori Ue. Si attende la riforma Ets

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BRUXELLES (Public Policy / Policy Europe) – Intesa raggiunta, lunedì notte, tra Parlamento e Consiglio Ue, sul Meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere (Cbam), una delle principali proposte del pacchetto clima Fit for 55. Adesso l’intesa dovrà essere confermata dagli ambasciatori dell’Ue (Coreper) e dalle competenti commissioni del Parlamento Ue.

La presidenza ceca evidenzia tuttavia come il regolamento Cbam dipenda alcuni aspetti che devono essere specificati in altri atti legislativi sui quali sono ancora in corso negoziati, come la riforma del sistema Ets (un trilogo jumbo è in programma venerdì). La presidenza del Consiglio ritiene quindi che il regolamento Cbam possa essere formalmente adottato solo una volta che gli elementi rilevanti saranno risolti negli altri fascicoli correlati.

Per quanto riguarda i prodotti e i settori che rientrano nell’ambito di applicazione delle nuove regole, Cbam riguarderà inizialmente una serie di prodotti specifici in alcuni dei settori a più alta intensità di carbonio: ferro e acciaio, cemento, fertilizzanti, alluminio, elettricità e idrogeno, nonché alcuni precursori e un numero limitato di prodotti a valle. Anche le emissioni indirette verrebbero incluse nel regolamento in modo ben circoscritto.

In base all’accordo provvisorio, Cbam inizierà a operare da ottobre 2023 in poi. Inizialmente, un Cbam semplificato si applicherebbe essenzialmente solo con obblighi di comunicazione. Lo scopo è quello di raccogliere dati. Da quel momento in poi, entrerà in vigore l’intero Cbam, che verrà introdotto gradualmente, parallelamente alla graduale eliminazione delle quote gratuite, una volta avviato nell’ambito del sistema di scambio di quote di emissione (Ets) riveduto dell’Ue per i settori interessati (la graduale eliminazione delle quote gratuite per i settori Cbam deve ancora essere concordata nel contesto dei negoziati sulla riforma Ets). Il finanziamento delle spese amministrative della Commissione europea, che si occuperà di molti compiti amministrativi centralizzati relativi al Cbam, dovrà essere deciso conformemente alla procedura di bilancio annuale dell’Ue.

Entro la fine del 2027 la Commissione effettuerà un riesame completo del regolamento Cbam, compresa una valutazione dei progressi compiuti nei negoziati internazionali sui cambiamenti climatici, nonché dell’impatto sulle importazioni dai paesi in via di sviluppo, in particolare i paesi meno sviluppati. (Public Policy / Policy Europe) NAF