Il ddl sul cicloturismo va avanti a Montecitorio, con Comodo

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ROMA (Public Policy) – “Vincoli obbligatori ed efficaci con modifiche del Codice dei beni culturali per assicurare forme di tutela certe che pongano un freno allo smantellamento e dissesto in atto” della rete di infrastrutture storiche da dedicare alla mobilità dolce.

Lo chiede la Confederazione mobilità dolce (Comodo) in un documento depositato in commissione Ambiente alla Camera, in occasione di un audizione sulle proposte per favorire il cicloturismo, anche attraverso il riuso delle ferrovie abbandonate.

Nella stessa prospettiva la Confederazione chiede di “esplicitare l’obbligo per i soggetti proprietari di garantire l’integrità della rete, concorrendo al recupero e alla manutenzione ordinaria anche in caso di stipula di accordi non onerosi di gestione”.

Con uno specifico riferimento alle ferrovie in disuso si chiede invece di dare priorità alla “riattivazione del servizio” – a fini turistici – prima di procedere alla “conversione in greenways”. Tra le altre cose la Confederazione chiede “una regia nazionale forte” per l’attuazione della Rete nazionale della mobilità dolce. (Public Policy) NAF