Gas, Cingolani: indipendenti dalla Russia in 24-36 mesi

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ROMA (Public Policy) – “Il fatto di avere cinque ’autostrade’, cinque gasdotti, ci facilita enormemente nella diversificazione, e quindi è più facile per noi andare a contrattare forniture diversificando”. Così il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, a proposito delle iniziative per la sostituzione del gas russo, durante un’audizione – mercoledì – in commissione Esteri alla Camera.

“Noi dobbiamo diversificare, allora in questo momento abbiamo quattro azioni in corso. La prima è ottimizzare la nostra capacità di produrre gas. I nostri rigassificatori sono tre, vanno avanti al 60% del tempo normalmente, mentre l’estate non producono, li manderemo al 100% e produrranno 4-5 miliardi di metri cubi in più. Ottimizzeremo al massimo della capacità il Tap, un altro miliardo e mezzo in più. Stiamo lavorando per aumentare – ma da pozzi esistenti, non trivelliamo niente di nuovo – il gas che produciamo noi, da 3 miliardi se va bene arriviamo a 5 con trivellazioni esistenti. Quindi piccole ottimizzazioni su cose che abbiamo già. Stiamo siglando contratti internazionali in fase di costruzione, su cui non posso dare informazioni dirette, troppi dettagli finché non sono siglati, però ci sono 7 Stati con cui noi stiamo trattando con coperture che in tempi abbastanza rapidi ci copriranno il fabbisogno. Stiamo installando due nuovi rigassificatori, ho dato mandato a Snam, sono galleggianti, non strutture permanenti, che devono fare all’incirca 5 miliardi di metri cubi ciascuno”.

“Io credo che se la nostra strategia, che è iniziata al primo istante della crisi, andrà in porto, noi già per la fine di quest’anno avremo una considerevole quota di gas che fluirà, riusciremo a fare gli stoccaggi – i 12 miliardi di metri cubi di stoccaggio che ci servono – e credo ragionevolmente in un tempo che va da 24 a 36 mesi da oggi dovremmo essere indipendenti” dal gas russo.

“Se non c’è un’interruzione domani – se ci fosse domani, avremmo quattro mesi estivi ragionevolmente tranquilli e dovremmo fare un po’ di salti mortali per gli stoccaggi, per prepararci all’inverno 2022-23 sostenibile – ogni giorno guadagnato ci permette di andare avanti con gli stoccaggi“, ha aggiunto ancora Cingolani.

“Noi dovremmo essere in grado di saltare questo periodo difficile senza entrare nemmeno in allerta e quindi avere in tempi ragionevolmente rapidi anche l’indipendenza energetica almeno dalla Russia, il tutto rispettando il 55% di decarbonizzazione, almeno al momento”.  (Public Policy) GIL

(foto cc Palazzo Chigi)