ROMA (Public Policy) – C’è la sospensione di alcune norme del Codice appalti fino all’inizio del 2021, la ridefinizione del sottosoglia, lo ‘scudo contabile’ per i funzionari pubblici che firmano la revoca anticipata di concessioni autostradali. Ma anche novità sui rifiuti, in particolare, sull’end of waste, e i commissari per il Mose e il Gran Sasso.
Sono alcune delle novità introdotte in Senato al dl Sblocca cantieri che passa ora all’esame della Camera (in scadenza il 17 giugno). Non sono mancate le tensioni nella maggioranza, che ha raggiunto un accordo in extremis (la Lega chiedeva la sospensione di più norme del Codice).
OK A STOP NORME CODICE APPALTI FINO A 12/2020
Sospesa, fino al 31 dicembre 2020, l’applicazione di alcune norme del Codice appalti. La norma è stata al centro di un’accesa polemica interna alla maggioranza. Nello specifico, le norme sospese, fino al 31 dicembre 2020, sono: l’obbligo per i Comuni di fare gare attraverso le stazioni appaltanti (rimarrà solo la facoltà); l’obbligo di scegliere i commissari di gara tra gli espreti iscritti all’albo Anac; lo stop all’appalto integrato, che quindi sarà possibile fino al 2020. Rimarrà, invece, il limite ai subappalti (per un massimo del 40%) e l’obbligo di indicare la terna di subappaltatori in sede di offerta per le gare sopra soglia comunitaria. Elevata, poi, da 50 a 75 milioni il limite di importo delle gare dalla quale scatta l’espressione del parere obbligatorio del Consiglio superiore dei lavori pubblici.
SOTTOSOGLIA
Definiti i criteri di gara per gli appalti sotto la soglie comunitaria. Per le gare riferite ai lavori, si prevede che: si potrà procedere all’affidamento diretto per valori compresi tra 40mila e 150mila euro con la consultazione di almeno tre operatori economici; tra 150 e 350mila procedura negoziata con la consultazione di almeno 10 operatori; tra 350 e 1 milione procedura negoziata previa consultazione di 15 imprese. Dal milione di euro sarà obbligatoria la procedura aperta.
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FRA