Un codice per i poliziotti: il Governo ci pensa ancora

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ROMA (Public Policy) – Il Governo mantiene l’orientamento di voler prevedere un sistema di identificazione degli appartenenti delle forze dell’ordine che svolgono di attività di ordine pubblico. Lo ha detto – come si legge nel resoconto – il viceministro all’Interno, Filippo Bubbico, durante i lavori sul dl Sicurezza in Affari costituzionali al Senato.

La misura, nonostante la presentazione di emendamenti in tal senso, non è stata inserita nel provvedimento, approvato mercoledì in via definitiva. Bubbico ha spiegato che la volontà del Governo è di giungere ad una soluzione “quanto più possibile rapida” affinché, anche nell’ordinamento italiano, sia previsto un sistema di identificazione degli appartenenti delle forze dell’ordine nello svolgimento di attività di ordine pubblico.

Il viceministro ha poi ricordato che, in sede di esame alla Camera, il Governo ha presentato un emendamento in materia, che però ha ritirato per ragioni tecniche, con l’intento di ripresentarlo nel corso dell’esame in seconda lettura in Senato.

L’approssimarsi della scadenza per la conversione in legge del decreto non consente di apportare modifiche che, se accolte, determinerebbero la necessità di un terzo passaggio parlamentare, ha sottolineato ancora Bubbico.

Bubbico ha poi ribadito l’immutato intendimento del Governo per una definizione legislativa della questione e ha manifestato un orientamento favorevole affinché l’iter di esame del disegno di legge di iniziativa parlamentare che prevede l’introduzione del codice identificativo, già avviato in commissione, possa concludersi in tempi congrui. (Public Policy) FRA