di Gaetano Veninata
ROMA (Public Policy) – Tra le cose che ho imparato, nel mio dodicimilacentoseiesimo giorno di vita*:
Aldo Moro e Bettino Craxi sono collegati, in un cordone ombelicale di un Parlamento vero e serio.
LUCIO BARANI (ALA): “Aldo Moro si poteva salvare! È questo che devono dire le commissioni d’inchiesta ed è quello che mi ha detto Craxi il 25 agosto 1999. Questa è la verità! Non si è voluto salvare Aldo Moro e la stessa fine poi è stata fatta fare a Bettino Craxi: i due sono collegati, in un cordone ombelicale di un Parlamento vero e serio, che abbia la possibilità di avere a disposizione tutto il materiale a disposizione dei servizi segreti, che è ancora secretato”.
Quelli che facevano parte di Gladio erano a tutti gli effetti patrioti.
LUCIO MALAN (FORZA ITALIA): “Vorrei ricordare che è stato provato che coloro che facevano parte di Gladio (stay-behind) erano a tutti gli effetti patrioti. Esponenti delle Forze armate avevano chiesto a costoro di addestrarsi gratuitamente, perdendo molti giorni di lavoro o da dedicare alla loro famiglia e alle loro occupazioni. L’obiettivo dell’addestramento era prepararsi in caso di invasione sovietica a compiere azioni di resistenza, che consistevano principalmente nel portare al sicuro esponenti politici o delle Forze armate o persone comunque ritenute preziose per una resistenza contro l’invasore”.
Le parole di Aldo Moro sono in linea, quanto a lirismo e contenuti, a quanto dice Edgard, protagonista del Re Lear di Shakespeare.
PIETRO LIUZZI (MISTO): “Aggiungo un’altra frase all’attenzione di questa Assemblea. ‘Noi dobbiamo accettare il peso di questo tempo triste: dire ciò che sentiamo e non ciò che conviene dire’. Sembrerebbe pronunciata dallo statista; che è in linea, quanto a lirismo e contenuti, a quanto dice Edgard, protagonista del Re Lear di Shakespeare. Sembra un brano tratto dalle lettere della prigionia di Aldo Moro”.
A Gasparri è piaciuto un film di Bellocchio.
MAURIZIO GASPARRI (FORZA ITALIA): “Ci sono stati anche film di tutti i tipi, alcuni molto belli: ad esempio, il film ‘Buongiorno, notte’ di Bellocchio, che ha un finale letterario. In questo film Moro esce vivo dal covo, ma è un’opera cinematografico-letteraria e, quindi, c’è un’invenzione provocazione di un regista, che spesso tratta temi anche delicati. Non sempre ho condiviso i film di Bellocchio, ad esempio quello sul caso di Eluana Englaro non ha suscitato la mia condivisione”.
A Giovanardi continua a non piacere (lo aveva già detto, nel 2005) la statua di Aldo Moro, a Maglie.
CARLO GIOVANARDI (IDEA): “Chi va oggi a Maglie, nella piazza principale, trova una statua di Aldo Moro con in tasca l’Unità. Qualcuno potrebbe dire che non è grave e che si tratta di un’interpretazione dello scultore, ma mi metto nei panni di uno studente che in quella piazza vede il monumento di Aldo Moro con in tasca l’Unità. Penserà che sia stato un leader della sinistra. È come se in tasca a una statua di Garibaldi o di Mazzini ci fosse stato un giornale della Santa Sede o L’Osservatore Romano”. (Public Policy)
@VillaTelesio
* resoconto della seduta del 6 aprile scorso in aula al Senato. Argomento all’ordine del giorno: “Relazione sull’attività svolta, approvata dalla commissione parlamentare di inchiesta sul rapimento e sulla morte di Aldo Moro”