Come Gentiloni, più di Renzi: Conte e le spese di diretta collaborazione

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di Fabio Napoli

ROMA (Public Policy) – Si attesta a poco più di 5,4 milioni il limite di spesa per gli uffici di diretta collaborazione della presidenza del Consiglio. È quanto emerge dal provvedimento della presidenza del Consiglio dei ministri, elaborato dal segretario generale di Palazzo Chigi, Roberto Chieppa, e protocollato dall’Ufficio del bilancio a fine dicembre, di cui Public Policy ha preso visione.

Dalla tabella dei limiti di spesa emerge un costo complessivo di Palazzo Chigi, per gli uffici di diretta collaborazione, quasi uguale al Governo Gentiloni (che si attestava a poco più di 5,5 milioni) ma superiore di 1,5 milioni rispetto al provvedimento, emanato nel luglio 2014, sotto la presidenza Renzi.

Nel dettaglio, i limiti di spesa individuati dalla presidenza Conte, per quanto riguarda gli uffici di diretta collaborazione, sono ripartiti tra 9 strutture: ministro per gli Affari regionali e le autonomie (780mila euro); ministro per i Rapporti con il Parlamento (780mila euro); ministro per la Pubblica amministrazione (780mila euro); ministro per il Sud (780mila euro); ministro per la Famiglia e le disabilità (780mila euro); ministro per gli Affari europei (780mila euro); sottosegretario alle Pari opportunità e ai giovani (350mila euro); sottosegretatio all’Editoria (270mila euro); sottosegretari con delega di funzioni da parte dei ministri (175mila euro). Totale: 5 milioni 475mila euro.

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@Naffete