Cosa ne pensano le associazioni della proposta sul settore ittico

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ROMA (Public Policy) – Posizioni contrastanti sul regime previdenziale e comuni sul ribasso delle sanzioni. È quanto emerso nel ciclo di audizioni in commissione Agricoltura alla Camera sul testo unificato della pdl Interventi per il settore ittico.

LA PREVIDENZA DEI PICCOLI PESCATORI MARITTIMI
Per Federpesca applicare ai marittimi di piccola taglia le norme del sistema previdenziale dei marittimi industriali “avrebbe un effetto devastante per il settore”. Secondo la Federazione delle impresa di pesca che aderisce a Confindustria “l’applicazione sic et sempliciter della normativa previdenziale agli addetti della piccola pesca andrebbe a ledere la gestione economica delle singole imprese riducendone probabilmente anche il loro numero nell’attuale scenario italiano”.

Di parere totalmente opposto l’Associazione nazionale autonoma piccoli imprenditori della pesca (Anapi) che “plaude” all’articolo 12 della pdl che stabilisce che “i marittimi iscritti negli elenchi dei pescatori addetti alla piccola pesca, esercenti la stessa in forma autonoma o cooperativa, su natanti di stazza lorda (GT) non superiore a 25 tonnellate possono optare per l’applicazione delle disposizioni della legge 26 luglio 1984, n. 413, in luogo di quelle di cui alla legge 13 marzo 1958, n. 250. L’opzione ha validità per almeno un triennio ed è revocabile”.

SANZIONI TROPPO ALTE
Voci concordi, invece, sulle sanzioni. “L’apparato sanzionatorio, nel complesso appare eccessivamente sproporzionato con riferimento alle infrazioni concernenti la pesca del tonno e pesce spada (150mila euro di massimale e chiusura degli esercizi commerciali ) che non tiene conto delle catture accidentali, ossia non volute e determinate, soprattutto per il tonno rosso per l’eccessiva presenza di esemplari in mare”, si legge nel documento depositato da Federpesca.

L’associazione di categoria – settore pesca – Marinerie d’Italia e d’Europa chiede “la completa riformulazione delle sanzioni previste per le ‘infrazioni gravi'”, poichè “appare sproporzionato e oltremodo oneroso”. La stessa associazione boccia la norma in base alla quale l’obbligo per le imbarcazioni di dotarsi di di zattere sufficienti per il 200% delle persone a bordo, chiedendo che rimanga l’attuale previsione del 100%.

LE ALTRE RICHIESTE: FEDERPESCA L’associazione che aderisce a Confindustria chiede l’eliminazione per i natanti da pesca dalla categoria degli abbonamenti speciali per quanto riguarda il canone Rai e che siano riportati nel novero degli abbonamenti ad uso privato, anche perchè l’utilizzo della tv “è esclusivamente a supporto per le conoscenze a bordo delle previsioni meteo”. Inoltre, richiede la soppressione della tassa di concessione governativa attualmente dovuta, oltre il canone. (Public Policy) FRA

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