ROMA (Public Policy) – Le norme sulla prescrizione saranno probabilmente scorporate dal ddl sulla riforma del codice Penale, varato dal Consiglio dei ministri del 29 agosto scorso, ma non ancora incardinato in Parlamento. Lo riferiscono fonti di Palazzo Chigi.
A quanto si apprende, infatti, il disegno di legge sul penale, il ddl delega Processo civile e la riforma della magistratura onoraria (ferma alla Ragioneria dello Stato per problemi di copertura finanziaria) dovranno essere varati nuovamente dal Cdm, visto che hanno subito delle modifiche.
Il ddl delega Penale, secondo le bozze anticipate da Public Policy nei mesi scorsi, oltre al congelamento della prescrizione per due anni in caso di condanna di primo grado, prevede una riforma complessiva del processo penale, lo stop ai ricorsi in Cassazione se un imputato ha avuto sentenze conformi in primo grado e in appello, sia in caso di doppia condanna sia di doppia assoluzione; limiti all’utilizzo e alla pubblicazione delle intercettazioni telefoniche, con tutele ulteriori per chi è stato ascoltato senza essere indagato.
Quindi in un ddl a parte saranno inserite le norme che modificano la prescrizione e le altre rimarranno nel ddl delega approvato ad agosto. Secondo quanto annunciato nei giorni scorsi dal ministro della Giustizia Andrea Orlando, il ddl sarà presentato alla Camera per iniziare l’esame. (Public Policy)
SOR