ROMA (Public Policy) – Finalmente in Gazzetta ufficiale, il dl Rilancio è in vigore dal 19 maggio ed è pronto per l’esame della Camera, in commissione Bilancio. Il testo del decreto fa rimando a circa 110 provvedimenti attuativi, tra decreti del presidente del Consiglio, ministeriali, convenzioni e provvedimenti delle Agenzie. Alcune misure come il reddito di emergenza non necessiteranno di norme di attuazione. Sono 4 invece i decreti attuativi relativi alla regolarizzazione prevista dal dl, uno di questi dovrà essere adottato entro fine mese.
Passerà per alcuni provvedimenti di Arera la riduzione degli oneri delle bollette elettriche. Sono 8 i provvedimenti in capo al direttore dell’Agenzia delle entrate che attueranno misure come il superbonus, il tax credit per le vacanze, i contributi a fondo perduto o il credito d’imposta per l’adeguamento degli ambienti di lavoro.
Tra i primi dm da adottare c’è un dm Mef (nella foto: il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri), da adottare entro fine mese, per istituire un tavolo tecnico che monitorerà l’impatto dell’emergenza sanitaria ed economica sull’espletamento delle funzioni fondamentali di Comuni, Province e Città metropolitane. Un analogo tavolo è previsto anche per le Regioni, ma andrà istituito entro i primi di giugno.
Diversi i decreti attuativi da adottare entro il prossimo mese. Spetta al Viminale ad esempio l’attuazione delle norme che prevedono il ristoro ai comuni per il mancato gettito della tassa di soggiorno e le esenzioni Imu per il settore turistico, mentre il Mise dovrà definire con dm le modalità di trasmissione delle asseverazioni tecniche sui requisiti necessari per accedere al superbonus. Entro il 20 giugno poi il Mibact dovrà individuare i destinatari dei 20 milioni assegnati al fondo per la promozione del turismo in Italia.
Il dl contiene anche norme che modificano provvedimenti attuativi relativi al dl Cura Italia, come il Fondo per i lavoratori della cultura, ora incrementato a 245 milioni di euro e da ripartire con uno o più decreti.