ROMA (Public Policy) – La legge di Bilancio cancella la previsione in base alla quale ai limiti di reddito previsti per il riconoscimento dell’assegno e pensione sociale non concorrono i vitalizi riconosciuti agli ex deportati nei campi di sterminio nazista e ai perseguitati politici antifascisti o razziali e dei loro familiari superstiti.
È quanto prevede una nuova bozza di manovra finanziaria, di cui Public Policy ha preso visione, che i tecnici del ministero dell’Economia e Palazzo Chigi stanno ancora ritoccando.
Un’altra norma prevede che “il trattamento di reversibilità delle pensioni di guerra e degli assegni vitalizi sia ammesso in favore del coniuge superstite, “qualora sussistano le condizioni di inabilità a proficuo lavoro e reddituali, con esclusione degli orfani e dei genitori. Sono fatti salvi i trattamenti percepiti dagli orfani e dai genitori alla data di entrata in vigore del presente provvedimento”.
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FRA