(Public Policy) – Roma 17 aprile 2012 – Revocare l’incarico assegnato a Filippo Milone (nella foto), sottosegretario di Stato alla Difesa: lo ha chiesto al Governo l’on. Augusto Di Stanislao (Italia dei Valori). Nella sua interrogazione scritta il parlamentare cita “recenti fonti di stampa” che avrebbero messo in “seria discussione” la credibilità di Milone. La richiesta di revoca dell’incarico parte da un presunto conflitto di interessi dello stesso sottosegretario, diventato (dal 2008 al 2011) consigliere per la politica industriale dell’ex ministro della Difesa Ignazio La Russa e successivamente entrato nel cda dell’Ansaldo: una società di Finmeccanica, tra i principali fornitori della stessa Difesa.
Di Stanislao sottolinea inoltre come negli anni Novanta il sottosegretario fosse amministratore della Grassetto Costruzioni, principale società del gruppo Ligresti, finito poi più volte sotto inchiesta. Ma a pesare – secondo Di Stanislao – sarebbero anche le “recenti intercettazioni dell’inchiesta su Finmeccanica” in cui due manager parlano di Milone e della sua richiesta di finanziamento per una festa del Pdl.
Il ministro della Difesa Giampaolo di Paola ha risposto ricordando come il sottosegretario Milone si sia dimesso da “ogni incarico incompatibile con il mandato”: “La documentazione probatoria – scrive il ministro – è stata inviata ed è già in possesso all’Autorità garante della concorrenza e del mercato”. Di Paola conclude precisando che il suo ministero “non è assolutamente a conoscenza di azioni giudiziarie nei confronti del sottosegretario Milone”.