ROMA (Public Policy) – È stato avviato la scorsa settimana, in commissione Difesa al Senato e in IV alla Camera, l’esame del Documento programmatico pluriennale (Dpp) per la Difesa per il triennio 2021-2023, presentato al Parlamento dal Governo ai sensi dell’articolo 536 del Codice dell’ordinamento militare. Sul Documento, c’è in programma di svolgere un ciclo di audizioni che vedrà la presenza, tra i soggetti ascoltati, del ministro della Difesa Lorenzo Guerini. Relatore nella 4a commissione di Palazzo Madama è il senatore Lega Massimo Candura, che esprime un generale apprezzamento per il nuovo Dpp “in quanto improntato a un sano realismo rispetto alla situazione geopolitica globale e con un significativo riferimento alla potenza cinese”.
Gli indirizzi di politica militare promossi – come evidenziato nell’introduzione – sono volti ad assicurare al Paese un riposizionamento attivo nello scenario internazionale, a partire dall’appartenenza alla Nato e all’Unione europea, e condizioni di sicurezza all’area strategica del “Mediterraneo Allargato” e all’Europa stessa. Fra gli indirizzi viene inoltre indicato il rilancio complessivo dell’industria nazionale della Difesa, mediante l’ammodernamento dello Strumento militare, anche nei settori dell’aerospazio e della sicurezza. A questo fine si prevede l’utilizzo delle risorse del “Fondo relativo all’attuazione dei programmi di investimento pluriennale per le esigenze di Difesa nazionale”, di cui alla legge di Bilancio 2021, nonché il rafforzamento della collaborazione tra la Difesa, l’industria nazionale e le università. L’intento sotteso al processo di ammodernamento in atto è di garantire qualità della spesa, certezza delle risorse, capacità di realizzare i programmi e un trend di crescita graduale degli investimenti.
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GIL
(foto: cc ministero della Difesa – Aeronautica militare)