(Public Policy) – Roma, 15 mag – È rimandata a domani la
discussione nelle commissioni Lavori pubblici e Ambiente del
Senato sul Dl Emergenze, che a Palazzo Madama ha iniziato
l’iter di conversione. Dopo le audizioni dei presidenti
delle Regioni e del sindaco dell’Aquila Massimo Cialente
(interessati ai provvedimenti contenuti nel decreto) oggi
pomeriggio alle 14,30, dopo mezz’ora dall’inizio della
seduta, le commissioni hanno deciso di rimandare la
discussione a domani alle 13. Secondo fonti parlamentari in
ballo c’è l’ipotesi che il governo riscriva interamente il
decreto a fronte delle richieste pervenute dagli enti
locali, che per la maggior parte chiedono una deroga al
patto di Stabilità per fronteggiare le “emergenze”.
“Il governo – conferma un senatore Pd – non ha saputo darci
nessuna indicazione. Dalle audizioni sono emerse molte
questioni (da parte delle Regioni e degli enti locali), che
hanno già prodotto molti emendamenti, il cui tratto
distintivo principale è legato all’utilizzo di risorse che
devono essere svilcolate dai patti di Stabilità. Vogliamo
sapere se il governo ha intenzione di riscrivere il
provvedimento, perché in ballo c’è anche questa possibilità”.
“Il testo emendato rischierebbe – continua – di non essere
approvato in commissione Bilancio, non essendoci le
coperture finanziarie richieste, per questo il governo sta
pensando di riscrivere il decreto”.
In particolare il decreto contiene misure in favore delle
zone emiliane colpite dal terremoto del maggio 2012 e per la
ricostruzione in Abruzzo, l’emergenza rifiuti a Palermo, la
proroga della gestione commissariale degli impianti di
depurazione della Campania, la dichiarazione di Piombino
come area di crisi industriale complessa e gli interventi
necessari per assicurare la realizzazione nei tempi previsti
delle opere per “Expo 2015”.
Anche una fonte parlamentare del Movimento 5 stelle
conferma: “Il governo vuole riscrivere tutto, entro domani
alle 13 ci faranno sapere che intenzioni hanno. Non c’è la
certezza, ma il provvedimento potrebbe essere riscritto
nuovamente inserendo tra i provvedimenti le richieste
‘economiche’ degli enti locali”. (Public Policy)
SOR