DL LAVORO, CRITICHE LE REGIONI: SUGLI AMMORTIZZATORI IN DEROGA NON CI SIAMO

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DL LAVORO, CRITICHE LE REGIONI: SUGLI AMMORTIZZATORI IN DEROGA NON CI SIAMO

(Public Policy) – Roma, 11 lug – Si preannuncia tortuoso il
percorso del pacchetto Lavoro, in esame alle commissioni
Finanze e Lavoro del Senato, almeno da quanto emerge in
Conferenza Stato-Regioni che oggi ha cominciato l’esame del
dl 76/2013 “misure Urgenti per il rilancio dell’occupazione”.

Il nodo più spinoso è quello legato agli ammortizzatori
sociali in deroga. Secondo quantoáanticipato dall’assessore
al Lavoro della Regione Puglia Leo Caroli, interpellato da
Public Policy, il parere favorevole della conferenza sarebbe
subordinato all’acquizione di un emendamento nel quale il
Governo s’impegni a riformare entro sei mesi la materia
complessiva degli ammortizzatori sociali in deroga.

“Oggi – spiega Caroli – ogni Regione prevede
caratteristiche e requisiti diversi. Deve invece essere
garantita l’universalità dell’accesso agli ammortizzatori
sociali in deroga”. Una posizione questa inizialmente
proposta e caldeggiata soltanto dalla Regione Puglia ma poi
sostenuta da tutte le Regioni.

Il parere della Conferenza è invece assolutamente negativo
sull’articolo che prevede l’istituzione di una struttura di
missione in seno al ministero del Lavoro. “Si deve chiarire
– aggiunge Caroli -áche si tratta di una struttura tecnica a
supporto delle Regioni e degli assessorati al Lavoro, perché
la competenza sulla programmazione e sulla formazione del
lavoro giovanile è delle Regioni. Altrimenti chiudiamo gli
assessorati al lavoro”.

Anche su questo tema si è registrata la convergenza di
tutte le Regioni. Qualche differenza, e non di poco conto,
ci sarebbe invece sull’apprendistato che, conclude
l’assessore, “per come è stato concepito dal Governo esclude
i laureati e i diplomati e non va bene. Ma su questo la
conferenza si è divisa”. (Public Policy)

SAF