IL BOLLETTINO DI LUGLIO DELLA BANCA CENTRALE EUROPEA
(Public Policy) – Roma, 11 lug – I vertici della Banca
centrale europea accolgono “con favore la definizione di una
serie di misure, che rappresentano passi nella giusta
direzione, verso il completamento dell’unione bancaria, ma
esorta anche a una loro tempestiva attuazione“.
Il bollettino mensile stilato sotto la responsabilità del
Comitato esecutivo della Banca centrale europea (le
statistiche contenute in questo numero sono aggiornate al 3
luglio 2013) ribadisce la strategia più volte spiegata dal
governatore Mario Draghi.
L’orientamento di politica monetaria, conferma la Bce, è
“mirato a mantenere il grado di accomodamento monetario
richiesto dalle prospettive per la stabilità dei prezzi e a
favorire condizioni stabili nel mercato monetario“.
Francoforte, pertanto, “sostiene la ripresa dell’attività
economica nel prosieguo dell’anno e nel 2014“.
In prospettiva, l’orientamento di politica monetaria
resterà accomodante finché necessario. Gli analisti Bce
confermano che “nel prosieguo dell’anno e nel 2014 la
crescita delle esportazioni dell’area dell’euro dovrebbe
beneficiare di una graduale ripresa della domanda mondiale,
mentre la domanda interna dovrebbe essere sostenuta
dall’orientamento accomodante della politica monetaria e dai
recenti aumenti del reddito reale ascrivibili, in generale,
al calo dell’inflazione”.
Secondo gli analisti di Francoforte “i miglioramenti
osservati in generale nei mercati finanziari dall’estate
scorsa si dovrebbero trasmettere all’economia reale, come
pure i progressi compiuti nel risanamento delle finanze
pubbliche”.
LE RIFORME PER L’OCCUPAZIONE
Dall’estate del 2012 si sono compiuti notevoli progressi
nel miglioramento della situazione della provvista bancaria
e in particolare nel rafforzamento della raccolta interna in
alcuni dei paesi soggetti a tensioni. Ciò ha contribuito
alla diminuzione del ricorso al credito dell’Eurosistema,
come riflettono i rimborsi delle Operazioni di
rifinanziamento a più lungo termine (Orlt) a tre anni.
Il Consiglio direttivo della Bce rileva che il nuovo quadro
di governance europea per le politiche economiche e di
bilancio va applicato con risolutezza e occorre impegnarsi
in maniera molto più determinata per portare avanti riforme
strutturali favorevoli alla crescita e all’occupazione.
A tale riguardo il Consiglio direttivo ritiene di particolare
importanza mirare alla competitività e alla capacità di
aggiustamento dei mercati del lavoro e dei beni e servizi.
(Public Policy)
SPE