(Public Policy) – Roma, 11 ott – Più tempo per i concessionari di giochi pubblici per sanare il contenzioso con la Corte dei Conti ma niente ulteriori “sconti”. Nell’ultima versione del dl Manovrina (in quattro articoli), ora ribattezzato “Decreto legge recante misure urgenti di riequilibrio della finanza pubblica in conformità ai parametri fissati dall’Unione Europea, nonché misure urgenti in materia di immigrazione”, e uscito mercoledì dal Consiglio dei ministri, è cambiata la norma sulla sanatoria sui giochi.
Nella versione entrata a Palazzo Chigi, infatti, ancora si prevedeva un ulteriore sconto sul prezzo da pagare per i concessionari di giochi per sanare i propri contenziosi davanti alla Corte dei Conti. Si proponeva di ridurre la cifra da pagare in anticipo dal 25% del totale, previsto nel dl Imu, al 20%. Nella versione del dl Manovrina uscita e varata dal Consiglio dei ministri di mercoledì, invece, lo sconto è sparito e rimane solo una proroga dei tempi.
Viene spostato dal 15 ottobre all’8 novembre il termine per presentare una specifica richiesta di definizione con indicata la somma da pagare (non inferiore al 25% del danno quantificato nella sentenza di primo grado). Inoltre si sposta in avanti, dal 15 novembre al 20 novembre, il termine entro il quale pagare la cifra stabilita. Viene invece ridotto da 15 giorni a 7 il termine entro il quale la sezione d’appello delibera in camera di consiglio. (Public Policy) VIC