(Public Policy) – Roma, 26 ago – Perplessità da parte delle
Regioni sull’istituzione dell’Agenzia per la Coesione
Territoriale. A destare la loro preoccupazione sono i poteri
di questo nuovo organismo, previsto nel decreto sulla
razionalizzazione della Pa in esame al Cdm di oggi, e che
dovrebbe dipendere direttamente dalla presidenza del
Consiglio. L’agenzia potrebbe aprire una serie di
commissariamenti delle Regioni nella gestione dei fondi
europei.
I dubbi da parte degli enti territoriali nascono dalla
lettura delle funzioni dell’Agenzia, così come definite
nell’articolo 8, comma 3, punto d della bozza del decreto
legge, secondo cui l’Agenzia “può assumere le funzioni
dirette di autorità di gestione di programmi sia per la
conduzione di specifici progetti a carattere sperimentale,
che a seguito di gravi inadempienze o ritardi nella
realizzazione dei programmi delle autorità interessate che
rendano necessario l’esercizio di poterei sostitutivi da
parte dell’agenzia stessa”.
Un potere, secondo le Regioni, troppo ampio e vago che
potrebbe esautorare gli assessorati delle competenze di
programmazione e gestione dei fondi europei. Per evitare
questo rischio, si sta lavorando affinché il
commissariamento sia vincolato a situazione di estrema
gravità ed eccezionalità. (Public Policy) SAF