Stop al gas russo, cosa ha deciso il Parlamento Ue

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BRUXELLES (Public Policy Europe) – Dall’anticipo del divieto di importazione di gas e gnl dalla Russia all’estensione dei divieti al petrolio, passando per maggiori controlli contro l’aggiramento della normativa e per l’eliminazione delle eccezioni previste per Ungheria e Slovacchia. Sono alcune delle modifiche contenute nel mandato negoziale del Parlamento Ue sulla proposta di regolamento per porre fine alle importazioni energetiche dalla Russia, approvato dalle commissioni Industria ed energia (Itre) e Commercio internazionale (Inta).

Ecco, in sintesi, le principali modifiche approvate alla proposta della Commissione:

ANTICIPO DIVIETI GAS/GNL CON CONTRATTI A LUNGO TERMINE

Il divieto di importazione nell’Ue di gas e gnl per mezzo di contratti a lungo termine è stato anticipato di un anno, dal 2028 al 2027.

DIVIETO ANCHE SU PETROLIO RUSSO E DERIVATI

Il divieto di importazione dalla Russia è stato esteso al petrolio e al gas e al gnl usato per gli stoccaggi. Per quanto riguarda il petrolio il divieto scatterebbe dal 1 gennaio 2026 e il divieto riguarderà anche i prodotti petroliferi in arrivo dalla Russia.

La Commissione dovrebbe vigilare anche sulle importazioni di prodotti petrolchimici per evitare che il divieto di importazione del petrolio e del gas russo venga raggirato.

Gli importatori dovranno fornire quindi tutte le informazioni necessarie per stabilire: nel caso del petrolio greggio, il paese di origine di tale petrolio; nel caso dei prodotti petroliferi, il paese di origine del prodotto o, se il prodotto è importato da un paese terzo, il paese di origine del petrolio greggio sulla base del quale il prodotto è stato ottenuto.

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NAF