di Valentina Pigliautile
ROMA (Public Policy) – Stabilizzazione del personale degli enti locali assunto nell’ambito di progetto Ue, misure di semplificazione degli appalti e iter più snelli sul fronte delle rinnovabili. E poi, una nuova iniezione di risorse per il distretto industriale di Piombino, un commissario ad hoc per i giochi di Taranto e interventi infrastrutturali in vista del Giubileo 2025. È corposo il pacchetto di modifiche, apportato in sede di esame in commissione Bilancio al Senato, al dl Pnrr.
A partire dal ventaglio di modifiche avanzate dall’Esecutivo, tutte recepite nella versione finale del testo: tra tutte, la proroga dell’entrata in vigore della riforma Cartabia, il contributo una tantum per i gestori di Spid e l’accelerazione dei tempi di pagamento della Pa.
Non sono mancate neppure le riformulazioni dell’opposizione che hanno ricevuto il bollino verde in sede referente: dall’emendamento del Pd a favore dei ricercatori precari, passando dalla richiesta del M5s di estendere la garanzia Sace per le imprese energivore allo stabilimento di Portovesme e l’utilizzo, su proposta di Azione-Italia viva, del dipartimento Casa Italia per combattere il dissesto idrogeologico. Misura quest’ultima che, in base a quanto previsto dall’emendamento a prima firma di Guido Liris (FdI), approvato in aula, sarà ‘slegata’ dalle finalità dell’articolo 29 comma 1 del dl Pnrr, relativa all’applicazione dell’ordinanza della Protezione civile n.558 del 2018, per accelerare la realizzazione di interventi volti a fronteggiare il rischio di alluvione e idrogeologico, in base a quanto stabilito dal dl Recovery (6 novembre 2021, n.152).
Semaforo verde dall’assemblea di Palazzo Madama anche all’emendamento di Claudio Lotito che destina risorse alla Regione Molise per la realizzazione della diga di Ripaspaccata in agro.
Alla fine nel provvedimento non è stata inclusa nessuna norma sulle concessioni portuali, uno dei nodi da sciogliere per l’ottenimento della terza rata del Pnrr: “Sicuramente – ha spiegato la sottosegretaria all’Economia Lucia Albano, ai cronisti al termine dell ‘esame in commissione – le questioni sono risolte. Se non sono necessarie nel decreto, si stanno risolvendo in altra sede”.
Vediamo, nel dettaglio, le principali novità introdotte nel provvedimento che andrà convertito in legge entro il 25 aprile:
STABILIZZAZIONE E RECLUTAMENTO PERSONALE
In base a quanto previsto dal testo del Pnrr, dal 1° marzo 2023 ( e non più dal 1 gennaio 2027) le amministrazioni titolari di progetti previsti nel Pnrr possono stabilizzare nei propri ruoli il personale non dirigenziale già assunto a tempo determinato. Le amministrazioni assegnatarie di progetti del Pnrr, inoltre, per il completamento del contingente del personale a tempo determinato potranno – secondo una modifica apportata in sede referente – procedere ad assunzioni a tempo determinato attingendo a graduatorie in corso di validità per profili corrispondenti.
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