ROMA (Public Policy) – Il termine per la presentazione degli emendamenti al decreto sugli stupefacenti e i farmaci ‘off label’ è stato fissato per giovedì alle 18. È quanto hanno deciso le commissioni Giustizia e Sanità al Senato, che stanno esaminando il provvedimento arrivato dalla Camera.
Martedì in giornata il provvedimento dovrebbe approdare in aula per iniziare la discussione generale. Uno dei due relatori, in commissione, è il senatore del Nuovo centrodestra Carlo Giovanardi, primo firmatario (insieme all’allora leader di Alleanza nazionale Gianfranco Fini) della legge Fini-Giovanardi sulle droghe, bocciata dalla Consulta a febbraio.
La Corte costituzionale ha infatti contestato che le norme fossero state inserite con un emendamento, in fase di conversione, nel decreto legge sulle Olimpiadi invernali di Torino del 2006.
A COLLOQUIO CON GIOVANARDI Il decreto non dovrebbe subire modifiche al Senato. È quanto riferisce a Public Policy il relatore del dl, Giovanardi. Il provvedimento, secondo il senatore Ncd, “non si distanzia da quanto prevedeva la precedente legge”. Vengono previste, infatti, “un’unica pena e sanzione per i piccoli spacciatori”, quindi senza distinzione tra droghe leggere e pesanti.
Vengono invece distinte “pene e sanzioni per il grande spaccio, ma rispetto alla mia legge – spiega Giovanardi – la pena minima è stata alzata da 6 a 8 anni, così che chi commette il reato non potrà nemmeno accedere alla comunità”. Con il passaggio alla Camera del provvedimento sono state ridotte le pene per il reato di spaccio lieve. Il reato era stato reso fattispecie autonoma con il decreto Carceri approvato a febbraio scorso.
Con un emendamento del governo quindi viene prevista una detenzione, per il cosiddetto piccolo spaccio di strada, da 6 mesi a 4 anni introducendo nuove sanzioni (da mille a 15 mila euro). La norma precedente prevedeva multe da 3mila a 26mila euro. Il reato – come ricordato da Giovanardi – non distingue tra droghe leggere e pesanti, spetterà al giudice graduare l’entità della pena in base alla qualità e quantità della sostanza spacciata e alle altre circostanze del caso concreto. Il piccolo spacciatore potrà usufruire del nuovo istituto della messa alla prova.
Infine – conclude il senatore Ncd – “viene prevista la depenalizzazione per l’uso personale” delle sostanze. Infatti, secondo il testo uscito dalla Camera, l’acquisto o la detenzione di droghe per uso personale non ha rilevanza penale. Restano ferme le sanzioni amministrative (quali la sospensione della patente, del porto d’armi, del passaporto o del permesso di soggiorno) che avranno però durata variabile a seconda che si tratti di droghe pesanti (da 2 mesi a un anno) o leggere (da uno a 3 mesi). (Public Policy)
SOR-GAV