ROMA (Public Policy) – Le commissioni Affari costituzionali e Ambiente alla Camera hanno approvato martedì un emendamento al dl Semplificazioni-Governance, a prima firma Stefano Ceccanti (Pd) e poi sottoscritto da altri gruppi, per rafforzare il controllo del Parlamento sull’attuazione del Recovery Plan.
La proposta, accantonata durante la seduta di lunedì, è stata riformulata dai relatori Roberto Morassut (Pd) e Annagrazia Calabria (Forza Italia), tenendo conto anche della richiesta contenuta in un’altra proposta di modifica a firma del Movimento 5 stelle. Quest’ultimo aveva presentato un emendamento per chiedere che una delegazione parlamentare potesse partecipare alla cabina di regia a Palazzo Chigi, richiesta su cui erano stati formulati alcuni dubbi. L’emendamento Ceccanti, nella sua versione finale, non prevede una partecipazione vera e propria delle Camera ma contiene una mediazione tra i gruppi che punta a rafforzare il ruolo delle due Camere.
Innanzitutto, la modifica prevede che per monitorare l’attuazione dei progetti il Governo dovrà fornire alle commissioni parlamentari competenti “tutte le informazioni e i documenti utili” per esercitare un controllo sull’attuazione del piano e del Fondo complementare. Le commissioni potranno quindi “rilevare e correggere eventuali criticità” formulando osservazioni e valutazioni.
Non solo, l’Esecutivo dovrà inviare alle commissioni i documenti inviati all’Unione europea e che riguardano le singole materie di cui si occupano le stesse commissioni. La stessa norma dà alle Camere la possibilità di stipulare con il Mef una specifica convenzione con la quale disciplinare le modalità di fruizione dei dati di monitoraggio, anche in formato aperto rilevati dal Sistema unitario “ReGiS”.
Infine, viene introdotta una misura per la collaborazione tra i due rami del Parlamento: i presidenti, per favorire lo svolgimento congiunto dell’attività istruttoria e potenziare la capacità di approfondimento dei profili tecnici della contabilità e della finanza pubblica, adotteranno intese volte a promuovere le attività delle due Camere, anche in forma congiunta. (Public Policy) SOR