(Public Policy) – Roma, 4 mar – Calo, dal 2006 al 2013, dei
voti degli elettori cattolici praticanti nel Pdl, Pd e Udc;
lo rivela un sondaggio svolto dall’Ipsos che ha riunito in
più tabelle le stime relative ai voti dei cattolici,
suddivisi in diversi settori legati alla partecipazione più
o meno intensa alla vita religiosa, e dei non credenti.
Nel 2006 il Pdl collezionava una stima del
32,3%dell’elettorato cattolico praticante (partecipazione
settimanale alla messa), il Pd il 22,8% e l’Udc l’8,7%. Nel
2013, invece, il Pdl è stato votato dal 16,9% dei cattolici,
e anche il Pd ha registrato la stessa percentuale, il 16,9%,
mentre l’Udc (con Fli) è scesa al 2,3%. La Lega ha
registrato un forte calo ma con una pur lieve risalita,
passando dal 3,4% del 2006 al 7,5% del 2010, al 4% del 2013.
La lista Monti, da una stima del 2012 del 3,9% è passata
nel 2013 all’8,3%; il Movimento dei grillini da una stima
dell’1,4% del 2010 al 14% del 2013.
Sull’altro versante, quello dei non credenti, i relativi
voti nelle ultime elezioni si sarebbero concentrati
soprattutto nel Pd e nel Movimento 5 stelle. Rispettivamente
il 30% dei voti dei non credenti è andato al Pd, il 30,7 al
M5S, il 13,7 al Pdl, il 3,6 alla Lega, il 5,1% alla Lista
Monti e il 5% a Rivoluzione civile. (Public Policy)
EPA