Euro digitale, le conclusioni Ecofin: non sostituirà il contante

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BRUXELLES (Public Policy / Policy Europe) – Un euro digitale potrebbe solamente integrare il contante fisico, non sostituirlo. Nell’integrare soluzioni di pagamento al dettaglio del settore privato, potrebbe contribuire a catalizzare l’innovazione nel settore finanziario e nell’economia reale. L’euro digitale dovrebbe rispettare la riservatezza finanziaria con norme adeguate in materia di protezione dei dati, garantendo nel contempo un elevato livello di protezione dal riciclaggio e dal finanziamento del terrorismo. Dovrebbe essere sicuro, di facile utilizzo e ampiamente accessibile al pubblico”.

Queste un passaggio delle conclusioni, adottate dai ministri Ue dell’Economia e delle finanze (Ecofin) sull’autonomia strategica del settore economico e finanziario europeo. “Considerati i drastici cambiamenti intervenuti nel contesto geopolitico negli ultimi mesi, l’obiettivo di conseguire l’autonomia strategica dell’Ue, preservando nel contempo un’economia aperta, è ancora più importante”, evidenzia il Consiglio in una nota.

Nelle sue conclusioni, il Consiglio si focalizza sui seguenti aspetti: rafforzamento del ruolo internazionale dell’euro; un settore finanziario europeo forte, competitivo e resiliente al servizio dell’economia reale, che eviti i rischi derivanti da un’eccessiva dipendenza da infrastrutture e istituti finanziari di paesi terzi protezione e rafforzamento della resilienza delle infrastrutture dei mercati finanziari; sviluppo di un meccanismo efficace per la gestione delle sanzioni; cooperazione con i partner.

Tra le altre cose, nelle conclusioni, il Consiglio rimarca che l’Ue “ha il potenziale per essere un punto di riferimento in materia di finanza verde e promuovere la comparabilità e l’interoperabilità a livello internazionale attraverso l’elaborazione di quadri efficaci che potrebbero fungere da parametri di riferimento globali. La tassonomia della finanza sostenibile dell’Ue, la proposta relativa a una norma Ue per le obbligazioni verdi, la proposta di direttiva relativa alla comunicazione societaria sulla sostenibilità, l’attuazione del regolamento relativo all’informativa sulla sostenibilità nel settore dei servizi finanziari e la nuova strategia dell’Ue per la finanza sostenibile – sostengono i ministri Ue -, potrebbero sostenere ulteriormente gli investimenti verdi nell’Ue come pure a livello mondiale, il che potrebbe contribuire anche a sviluppare i mercati finanziari dell’Ue e avere effetti positivi sull’uso dell’euro a livello internazionale”. Il Consiglio Ue invita quindi la Commissione “a prendere in considerazione una valutazione più ampia degli effetti del pacchetto NextGenerationEu sulle obbligazioni verdi“.

Le conclusioni fanno seguito alla dichiarazione di Versailles del 10 e 11 marzo 2022, in cui i capi di Stato o di governo dell’Ue hanno convenuto di assumersi maggiori responsabilità per la sicurezza dell’Ue e compiere ulteriori passi decisivi verso la costruzione della sovranità europea, la riduzione delle nostre dipendenze e la messa a punto di un nuovo modello di crescita e di investimento per il 2030. (Public Policy / Policy Europe) NAF