(Public Policy) – Roma, 8 nov – Cancellato il divieto assoluto di pubblicità delle sigarette elettroniche (anche dette E-cig). Le nuove “bionde”, infatti, potranno essere di nuovo pubblicizzate a condizione che gli spot riportino la dicitura “presenza di nicotina” e “l’avvertimento sul rischio di dipendenza”.
È questo il contenuto di un emendamento inserito alla Camera nel decreto Istruzione (ormai convertito in legge) e passato inosservato, con il quale i produttori di sigarette elettroniche potranno nuovamente pubblicizzare i loro prodotti, ad eccezione di quei spazi e trasmissioni rivolti ai minorenni. L’emendamento (il 4.25) è stato presentato dal presidente della commissione Cultura della Camera Giancarlo Galan (Pdl), durante l’esame del dl Istruzione, ed è stato approvato dai deputati il 23 ottobre scorso.
Con la modifica viene stralciata l’ultima parte del comma 10-bis dell’articolo 51 della legge Sirchia (introdotta con il dl Iva-Lavoro di giugno scorso), con la quale sono state applicate alle sigarette elettroniche le norme restrittive sulla pubblicità e sullo “svapo” nei luoghi pubblici. Come anticipato dal Public Policy, infatti, la modifica introdotta non riguarda solo la pubblicità delle e-cig ma viene anche cancellato il divieto di “svapo” delle sigarette elettroniche nei luoghi pubblici.
Alle sigarette elettroniche – si legge nella parte ora cancellata – “si applicano le disposizioni vigenti per i tabacchi lavorati in materia di divieto pubblicitario e promozionale, nonché di tutela della salute dei non fumatori (previste dalla legge Sirchia; Ndr)”.
SÌ PUBBLICITÀ E-CIG MA NON PER MINORI
Oltre alla sopressione, l’emendamento ha introdotto alcuni commi aggiuntivi all’articolo 4 del decreto Istruzione, specificando che “la pubblicità di marchi di liquidi o ricariche per sigarette elettroniche contenenti nicotina è consentita” a condizione che riporti però che riporti le diciture della presenza di nicotina. Ma non solo, il comma 10-quater prevede che “entro sei mesi dalla data di entrata in vigore del decreto”, radio, tv, agenzie pubblicitarie e produttori “adottano un codice di autoregolamentazione sulle modalità e sui contenuti dei messaggi pubblicitari relativi alle ricariche per sigarette elettroniche contenenti nicotina”.
Il divieto di pubblicità delle e-cig rimarrà “all’interno di programmi rivolti ai minori e nei quindici minuti precedenti e successivi alla trasmissione degli stessi”, in particolar modo per tutti i programmi dalle 16 alle 19, “nei luoghi frequentati prevalentemente dai minori“, sulla stampa periodica e quotidiana (dedicata agli under 18) e nelle sale cinematografiche “in occasione della proiezione di film destinati prevalentemente alla visione da parte dei minori”. Tutte le pubblicità – precisa l’emendamento – non potranno “rappresentare minori intenti all’utilizzo di sigarette elettroniche” e non potranno attribuirle “efficacia o indicazioni terapeutiche”. Le violazioni saranno punite con sanzioni da 5mila euro a 25mila. (Public Policy)
SOR