GIORNATA DIRITTI UMANI, IL CONSIGLIO D’EUROPA: C’È ANCORA MOLTO DA FARE

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(Public Policy) – Roma, 10 dic – Oggi è la Giornata
internazionale dei diritti umani che si celebra dal 1950.
Gilbert Saboya Sunyé, ministro degli Affari esteri del
Principato di Andorra e presidente del Comitato dei
ministri, e Jean-Claude Mignon, presidente dell’Assemblea
parlamentare del Consiglio d’Europa, hanno rilasciato la
seguente dichiarazione:

“Il Consiglio d’Europa opera quotidianamente per la tutela
dei diritti umani nel continente europeo. Nel corso degli
anni, l’Organizzazione ha registrato numerosi successi,
primi fra tutti la Convenzione europea dei diritti dell’uomo
e il suo meccanismo di controllo. Per le vittime di
violazioni dei diritti umani, la Corte europea dei diritti
dell’uomo rappresenta la garanzia che esse saranno ascoltate
e che il Consiglio d’Europa farà del suo meglio per porre
rimedio e fine a queste offese”.

Il comunicato congiunto conclude: “Tali successi non devono
tuttavia farci dimenticare che resta ancora molto da fare e
che si tratta di un compito che deve essere realizzato
generazione dopo generazione”.

IL CONSIGLIO D’EUROPA
Istituito il 5 maggio 1949 con il Trattato di Londra da 10
Stati fondatori (Belgio, Francia, Lussemburgo, Paesi Bassi,
Regno Unito, Danimarca, Norvegia, Irlanda, Italia e Svezia),
il Consiglio d’Europa è un’organizzazione intergovernativa
che ha come obiettivo di assicurare il rispetto di tre
princìpi fondamentali: la democrazia pluralista, il rispetto
dei diritti umani e la preminenza del diritto.
Ha sede in Francia, al Palais de l’Europe di Strasburgo e
raggruppa oggi 47 Stati.

I Paesi del CdE detengono a turno la presidenza per sei
mesi, alternandosi secondo l’ordine alfabetico inglese. I
principali organi del Consiglio d’Europa sono: il Comitato
dei ministri, il segretario generale, l’Assemblea
parlamentare e il Congresso dei poteri locali e regionali.
(Public Policy)

SPE