(Public Policy) – Roma, 21 nov – Inserire nel reato di
omicidio l’aggravante del femminicidio e prevedere come pena
l’ergastolo “per punire chi uccide le donne in quanto
donne”. Inoltre prevedere il reato di matrimonio forzato.
Queste le due principali proposte contenute in una proposta
di legge presentata alla Camera da Giulia Bongiorno di Fli,
presentata oggi a Montecitorio dalla stessa presidente della
commissione Giustizia e dall’ex ministro delle Pari
opportunità Mara Carfagna.
All’evento erano anche presenti diverse deputate del pdl
che hanno sottoscritto la proposta di legge.
COSA PREVEDE LA PROPOSTA DI LEGGE
La bozza di proposta di legge prevede tre articoli: il
primo introduce all’articolo 576 del codice penale
l’aggravante del femminicidio prevedendo in questo caso la
pena dell’ergastolo. Si prevede l’aggravante anche per
l’uomo che uccide una donna a seguito di maltrattamenti. Il
secondo articolo estende l’aggravante non solo ai mariti ed
ex mariti ma anche ai conviventi more uxorio. Il terzo
articolo propone di introdurre nel codice penale l’articolo
612 ter, ovvero il reato di matrimonio forzato per “chiunque
costringe o induce taluno con violenza o minaccia a
contrarre matrimonio contro la propria volontà” con una pena
prevista di “reclusione da uno a cinque anni”.
BONGIORNO: DOBBIAMO CAMBIARE CULTURA SU DONNE
“Non esistono i raptus – dice Giulia Bongiorno presentando
la proposta di legge – ma uomini che si sentono superiori
alle donne e pensano di poter decidere come e fino a quanto
possano vivere. Ledendo così la libertà di
autodeterminazione delle donne. Bisogna dire basta, le donne
non possono essere viste come oggetto di femminicidio nel
silenzio più generare. Ma per dire basta dobbiamo cambiare
prima di tutto il paradigma culturale. Bisogna reagire,
bisogna che le donne facciano violenza su se stesse perché
sono troppo spesso accondiscendenti con gli uomini
violenti”.
“Fino al 1981 – ricorda Bongiorno – era prevista una
attenuante per gli uomini che uccidevano la donna perché si
considerava un delitto d’onore. Dal 1981 questa attenuante è
stata eliminata ma non si è data un’aggravante a chi uccide
la donna in quanto donna, essere di sesso femminile e quindi
ritenuta inferiore. Io propongo di prevedere l’aggravante
invece e di punirlo con l’ergastolo, così che ci si pensi
due volte prima di commettere un omicidio”.
CARFAGNA: PROSSIMA LEGISLATURA PROSEGUA LAVORO SU DONNE
“Tanti parlano di continuità con il governo Monti – dice
l’ex ministro Carfagna intervenendo alla presentazione della
proposta di legge sul reato di femminicidio – Voglio
chiedere una continuità alla prossima legislatura per quanto
fatto finora per le donne. E’ stata questa una legislatura
fruttuosa su questo piano: oltre alla legge sullo stalking,
c’è stata quella che ha introdotto l’aggravate di violenza
sessuale, la legge sulle quote rosa, quella sulle doppie
preferenze di genere. Tutto questo significa pari
opportunità e vorrei che anche in futuro questo lavoro venga
portato avanti”.
“Rispetto a quattro anni fa – dice Carfagna – la
legislazione sulle donne è molto più completa ed efficace.
Merito delle parlamentari che hanno saputo fare squadra: uno
schieramente trasversale di donne che ha lavorato a favore
delle donne. Ecco, tutto ciò non finisca con la legislatura
perché ogni giorno continua la tragedia di tante donne, che
non possono decidere della propria vita e che sono vittime
di discriminazioni”.(Public Policy)
VIC