ROMA (Public Policy) – Fatto il decreto Aiuti quater-energia, gli sforzi dell’Esecutivo sono tutti concentrati sul Dpb, da inviare in Europa entro novembre, e sulla manovra. Per quanto riguarda le tempistiche, in audizione il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha annunciato che il Dpb aggiornato (ricordiamo che l’Esecutivo Draghi aveva già scritto e inviato a Bruxelles quello a legislazione vigente) verrà presentato in Cdm entro il 30 novembre e, a seguire, sarà approvata e inviata alle Camere la manovra. Secondo fonti della maggioranza le tempistiche potrebbero essere accorciate, ma la legge di Bilancio dovrebbe comunque iniziare il suo iter in Parlamento non prima di dicembre. Il che comporterà, per forza di cose, un esame abbastanza rapido (deve essere approvata entro il 31 dicembre per evitare l’esercizio provvisorio) con due sole letture: una con modifiche, alla Camera, e una di sola ratifica e via libera finale, al Senato.
Per quanto riguarda i contenuti della manovra da 30 miliardi circa, 22 in deficit, come ampiamente annunciato dal Governo, saranno dedicati a misure contro il caro bollette. Ci sarà poi 1 miliardo circa per una prima riforma delle pensioni, con l’ipotesi di Quota 41 (le cui risorse potrebbero arrivare da una razionalizzazione selettiva del Reddito di cittadinanza); il rifinanziamento del taglio da 2 punti del cuneo fiscale per i redditi fino a 35mila euro, già fatto dal Governo Draghi; una flat tax a due corsie, una per gli autonomi con redditi fino a 85mila euro e una incrementale al 15%, anche per i lavoratori dipendenti, sugli incrementi di reddito. Giorgetti, in audizione sulla Nadef la scorsa settimana, ha ribadito che, all’infuori delle norme energetiche finanziate in deficit, tutti gli altri interventi dovranno essere finanziati all’interno dello stesso comparto. Per quanto riguarda quello fiscale, parte delle risorse potrebbero arrivare dal taglio delle detrazioni. Allo studio anche un diverso calcolo dell’Isee e un “quoziente familiare” per aumentare la dotazione dell’assegno unico.
In manovra dovrebbe poi entrare una razionalizzazione dei bonus edilizi, salvaguardando quello sismico, e un nuovo intervento sugli extraprofitti delle società energivore “che funzioni veramente”, come ha sottolineato Giorgetti in audizione.
In contemporanea alla predisposizione di Dpb e manovra, il Governo lavora anche, a livello europeo e non solo, a ritocchi al Pnrr. Nel dl Aiuti quater il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, ha inserito una norma che ritocca il codice appalti con l’intenzione di velocizzare gli investimenti del Recovery Plan italiano. A livello europeo l’Italia punta invece sulla discussione sul Repower Eu che, come annunciato dal ministro Giorgetti, “potrebbbe aprire la possibilità di una revisione e aggiustamento dell’attuale quadro del Pnrr in relazione anche alle esigenze e costi che si sono venuti a rilevare” visto che “alcuni costi e previsioni di spesa non sono assolutamente attuali”. (Public Policy) VIC
(foto cc Palazzo Chigi)