ROMA (Public Policy) – “I ritardi da parte del Governo nell’emanazione delle leggi delega, cosiddetto ‘scorrimento’, per cui poi le commissioni parlamentari di merito si trovano ad avere meno tempo di quello previsto per esprimere i propri pareri, sono spesso dovuti alla complessità delle materie trattate, e per questo chiediamo al Parlamento di poter ottenere un iter più lungo per portare a termine il nostro lavoro”.
Lo dichiara Maria Elena Boschi, sottosegretaria alla presidenza del Consiglio, rispondendo a Marinella Fabbri (Pd) in un’audizione in Comitato per la legislazione sull’istruttoria nell’esercizio dell’attività normativa del Governo, le modalità, i tempi e gli strumenti di progettazione legislativa e il ruolo della presidenza del Consiglio nelle riunioni preparatorie del Consiglio dei ministri.
“Non sempre, infatti – puntualizza – è possibile concludere i lavori nei tempi previsti, e in alcuni casi siamo troppo ottimisti dall’inizio (come Governo, nei tempi che ci diamo, oppure nei tempi che ci dà il Parlamento) nel definire i tempi per l’esercizio delle deleghe. Sarebbe, credo, opportuno valutare in partenza se i tempi siano congrui”. (Public Policy) MAS