Il Governo lavora a una revisione delle accise sul gasolio

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ROMA (Public Policy) – L’Esecutivo lavora alla legge di Bilancio in arrivo. Tra le principali voci di interesse quella delle accise. Due le novità da registrare la scorsa settimana. Andiamo con ordine.

Il Mef, per bocca di Alessio Villarosa, rispondendo a un’interrogazione in commissione Finanze alla Camera ha fatto sapere che “le riduzioni delle aliquote di accisa sui carburanti risulterebbero fattibili dal punto di vista tecnico, purché le aliquote rideterminate risultino comunque superiori alle aliquote minime unionali indicate nella direttiva 2003/96/CE”. Allo stesso tempo, ha aggiunto Villarosa, “occorre tenere conto da queste riduzioni deriverebbero ingenti minori entrate per l’erario, proporzionali direttamente all’entità delle riduzioni praticate, e che potrebbero essere quantificate soltanto in sede di elaborazione di una puntuale proposta normativa”.

Ma proprio commentando questa risposta, il firmatario dell’interrogazione, Galeazzo Bignami (FI) ha evidenziato il rischio non solo dell’impossibilità di un taglio, ma anche di un possibile aumento delle accise. Il dl Competitività del 2014, ha ricordato Bignami, ha previsto a copertura di oneri derivanti da interventi volti a finanziare il meccanismo di aiuto alla crescita economia (Ace), un aumento, a decorrere dal 1° gennaio 2019, dell’aliquota di accisa sulla benzina e sulla benzina con piombo, nonché del gasolio usato come carburante. Un aumento che deve portare, come stabilito dallo stesso provvedimento, entrate nette non inferiori a 140,7 milioni di euro nel 2019, 146,4 milioni di euro nel 2020 e 148,3 milioni di euro a decorrere dal 2021.

Il Governo, comunque, lavora – tra le voci di entrata della prossima manovra (o ancora prima, nel decreto Fiscale che dovrebbe arrivare a fine mese) – a una revisione delle accise sul gasolio. La proposta sul tavolo prende di mira le tax expenditures. Si guarda, infatti, ai cosiddetti Sad, ovvero i Sussidi ambientali dannosi, che nel complesso valgono oltre 17 miliardi di euro. In particolare, le accise agevolate sul diesel: da queste si potrebbero recuperare verosimilmente tra i 2 e 4 miliardi di euro.

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FRA