GRANDI NAVI, GOVERNO A SEL: ABBIAMO 5 PROPOSTE PER VENEZIA

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GRANDI NAVI, GOVERNO A SEL: ABBIAMO 5 PROPOSTE PER VENEZIA

IL SOTTOSEGRETARIO RASSICURA: “DECRETO PASSERA-CLINI VERRÀ APPLICATO A BREVE”

(Public Policy) – Roma, 9 ago – Quali sono le proposte per
escludere il transito delle “grandi navi” a Venezia, come
previsto dal decreto Passera-Clini del marzo 2012? “Il 14
giugno è stato attivato un tavolo tecnico” – tra i ministri
delle Infrastrutture e dell’Ambiente, la Regione Veneto e
gli enti locali interessati – per esaminare cinque proposte:

lo scavo del canale Contorta per l’attracco a Malamocco; due
simili per un terminal crocieristico a Punta Sabbioni; il
passaggio delle navi a Porto Marghera; e infine la proposta
che mantiene l’accesso attuale dalla Bocca di Lido, ma
deviando lo scavo in un canale retrostante rispetto a quello
della Giudecca.

Questa la risposta del sottosegretario alle Infrastrutture
Rocco Girlanda a un’interrogazione presentata dai deputati
Sel della commissione Ambiente della Camera (a prima firma
Giulio Marcon e Serena Pellegrino) in merito al transito
delle grandi navi da crociera nel Canale di San Marco e nel
Canale della Giudecca.

“Il passaggio nella Laguna di Venezia – scrivono i deputati
Sel – delle grandi navi da crociera ha avuto un forte
incremento. Nel corso del 1997, di grandi navi, ne sono
passate 206, mentre nel 2011 hanno sostato 655″.

Come ricordano i deputati nell’interrogazione il 2 marzo
2012 il Governo Monti ha emanato il decreto “per limitare o
vietare il transito delle navi mercantili” nelle aree
marittime sensibili, che tra le altre cose ha stabilito il
divieto di transito nel Canale di San Marco e in quello
della Giudecca per le navi superiori a 40 mila tonnellate di
stazza lorda. Una norma del decreto, però, stabilisce che il
divieto entri in vigore solo dal momento in cui sia stata
individuata un’alternativa per gli attracchi.

Al riguardo – come riporta il sottosegretario nella sua risposta –
il 25 luglio scorso si è tenuto a Roma al ministero delle Infrastrutture
un tavolo tecnico (con Regione ed enti locali interessati)
“dove sono state illustrate e passate in rassegna le varie
proposte per individuare percorsi alternativi”.

Una in particolare è la proposta condivisa dal ministero, quella
avanzata dall’Autorità portuale (alla quale anche la Regione
guarda con interesse): “Un percorso alternativo – scrive
Girlanda nella sua risposta – per far entrare le navi da
crociera in Laguna da Malamocco
(nella parte meridionale
dell’isola del Lido; Ndr) con un breve tragitto sul Canale
dei Petroli e con una deviazione sul Canale di Contorta, che
andrà dragato per accrescere i fondali, per raggiungere
infine la stagione marittima”.

Quella del dragaggio, però, è anche tra le proposte più
criticate da Sel: “Perché – dice Serena Pellegrino a Public
Policy
– l’operazione di scavo ha un grandissimo impatto
ambientale sull’ecosistema lagunare”. “Chiediamo – aggiunge
Giulio Marcon – che venga imposto il numero chiuso al
transito, visto l’aumento esponenziale dell’affluenza”. E
tra le soluzioni auspicate: “Quella di Porto Marghera –
dicono i deputati – potrebbe essere la più sensata”. Sulla
questione il gruppo presenterà presto una mozione in
Parlamento.

Ma il Governo rassicura: il decreto Passera-Clini (del
marzo 2012) “verrà applicato in tempi ragionevolmente brevi.
In tal senso è stato deciso di demandare al Magistrato alle
acque e all’Autorità portuale di Venezia il compito di
effettuale una disamina tecnica più approfondita delle varie
proposte relative ai percorsi alternativi al transito in
Laguna”.

Infine, a ottobre verrà convocato – conclude Girlanda – “il
cosiddetto ‘Comitatone’, in modo da coinvolgere tutta la
realtà territoriale di Venezia e poter pervenire entro la
fine del mese alle determinazioni definitive del Governo
sulla soluzione che consentirà di estromettere le grandi
navi da crociera dal bacino di San Marco
“. (Public Policy)

SOR