Green Act, le proposte sulla mobilità: dal Tpl alle biciclette

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ROMA (Public Policy) – di Fabio Napoli – “Stabilire che entro due anni la quota massima di spostamenti individuali su mezzi privati a motore non potrà superare il 50%. Negli anni successivi, attraverso un cronoprogramma ben definito, i Comuni sono vincolati al raggiungimento di una ripartizione modale degli spostamenti che veda la domanda di mobilità soddisfatta per due terzi da Tpl, ciclabilità, pedonalità e altre forme di mobilità sostenibile (car sharing, car pooling, bike sharing) e solo per un terzo dai mezzi privati a motore. L’obiettivo del 50% è già una realtà in diversi Comuni italiani ed è a portata di mano di tante città”.

Sono alcune delle proposte contenute in una bozza del Green Act alla voce “Mobilità” che Public Policy ha avuto modo di vedere.

Secondo l’analisi riportata nel documento (al momento una bozza di lavoro che non ha ancora la forma di un vero e proprio articolato) occorrerà “abbassare in modo significativo gli spostamenti motorizzati individuali con mezzi privati all’interno delle aree metropolitane e del territorio comunale, fissando target nazionali validi per tutti i Comuni capoluogo di Provincia e i Comuni con più di 50.000 abitanti”.

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