I nodi del ddl Concorrenza: dalle multiutility alle concessioni

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di Sonia Ricci

ROMA (Public Policy) – Spacchettamento delle società multiutility che a livello locale si occupano anche del riciclo dei rifiuti, nuove norme per l’accreditamento al Servizio sanitario nazionale delle cliniche private e riforma delle concessioni balneari per allinearsi ai criteri dettati dalla direttiva Bolkestein. Sono alcuni dei nodi che frenano l’approdo in Consiglio dei ministri del provvedimento sulla Concorrenza.

Alcune delle norme proposte non hanno trovato l’ok dei partiti che siedono al Governo. La Lega è contraria a una revisione delle concessioni balneari, oggi in proroga fino al 2033, e dunque anche alla delega al Governo contenuta nel testo per la riforma del settore. E viste le divisioni è quasi certo che questo capito non sarà presente nella versione finale del testo. Il Pd, invece, non ha accolto farevolmente la norma che imporrebbe una stretta – con l’introduzione di una motivazione rafforzata – all’utilizzo delle società in house per la gestione dei servizi da parte dei Comuni. Eppure la delega all’Esecutivo sui servizi pubblici locali potrebbe restare.

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@ricci_sonia