ROMA (Public Policy) – Potrebbe passare in commissione Industria al Senato un emendamento del Pd, al momento accantonato, che punta a parificare, sui compensi per diritto d’autore, i cantanti con gli attori.
La norma però, viene riferita, non piace al ministero dei Beni culturali e alla Rai. Attualmente la legge sul diritto d’autore prevede che il compenso spetti al produttore, il quale poi ripartisce il compenso con gli artisti interpreti o esecutori interessati.
Se l’emendamento passerà, invece, i compensi dovranno essere erogati “per ciascun fonogramma utilizzato, distintamente al produttore di fonogrammi ed agli artisti interpreti o esecutori”.
L’emendamento stabilisce anche che il compenso dovuto agli artisti interpreti o esecutori non è rinunciabile né può in alcun modo formare oggetto di cessione. (Public Policy) VIC