Il ddl Cybersicurezza parte dalla Camera. Relatori FI e FdI

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ROMA (Public Policy) – Alla Camera si va verso l’avvio dell’esame del disegno di legge contenente “Disposizioni in materia di rafforzamento della cybersicurezza nazionale e di reati informatici” (ddl Cybersicurezza), approvato in Consiglio dei ministri lo scorso 25 gennaio. Il provvedimento del Governo è stato assegnato alle commissioni Affari costituzionali e Giustizia, che potrebbero avviare l’esame del testo già a partire dalla prossima settimana. Relatori sono il presidente della I Nazario Pagano (FI) e il presidente della II Ciro Maschio (FdI).

Il ddl, composto da 18 articoli, interviene “con modifiche (sostanziali e processuali) in relazione ai reati informatici, prevedendo l’innalzamento delle pene, l’ampliamento dei confini del dolo specifico, l’inserimento di aggravanti e/o il divieto di attenuanti per diversi reati commessi mediante l’utilizzo di apparecchiature informatiche e finalizzati a produrre indebiti vantaggi per chi li commette, a danno altrui o ad accedere abusivamente a sistemi informatici e/o a intercettare/interrompere comunicazioni informatiche e telematiche”, spiega una nota di Palazzo Chigi.

Inoltre, “si rafforzano le funzioni dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale (Acn) e il suo coordinamento con l’Autorità giudiziaria in caso di attacchi informatici, con specifiche procedure volte a rendere più immediato l’intervento dell’Agenzia a fini di prevenzione degli attacchi e delle loro conseguenze e del ripristino rapido delle funzionalità dei sistemi informatici”. (Public Policy) RIC