ROMA (Public Policy) – Mercoledì approderà nell’aula della Camera il dl Polizze, varato lo scorso 28 marzo dal Cdm e da convertire in legge entro il 30 maggio. Il provvedimento che proroga la data entro cui le imprese dovranno stipulare polizze a copertura dei rischi catastrofali si trova all’esame della commissione Ambiente di Montecitorio, convocata alle 11 di martedì 6 maggio per avviare (e concludere nello stesso giorno) le votazioni sui circa 110 emendamenti da esaminare. Molti di questi, tuttavia, sono bipartisan e questo ridurrebbe a circa 55 le proposte emendative su cui concentrare l’esame.
L’obiettivo comune a molte proposte di modifica è quello di chiarire la portata applicativa dell’obbligo introdotto con la legge di Bilancio 2024. È il caso delle proposte avanzate da FdI, Pd, Iv e M5s che vorrebbero escludere dall’obbligo le imprese dotate esclusivamente di attrezzature industriali e commerciali “di valore non superiore a 20mila euro al netto degli ammortamenti dedotti alla data di stipula della polizza assicurativa”.
Bipartisan anche la richiesta di Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia, Minoranze linguistiche (Misto) e Pd di estendere l’obbligo anche agli immobili oggetto di sanatoria. “La copertura assicurativa ricomprende gli immobili muniti del titolo edilizio originario della costruzione o del provvedimento di legittimazione ovvero la cui costruzione risale a un periodo in cui il titolo edilizio non era obbligatorio. Gli immobili oggetto di sanatoria sono ammissibili alla copertura, fermo restando che l’erogazione dell’indennizzo in caso di eventi catastrofali è condizionata all’esito positivo della procedura di sanatoria”, si legge nelle proposte di modifica.
Gli emendamenti riscrivono in parte la norma contenuta nella legge di Bilancio 2024 in cui, invece, non si fa menzione dell’ipotesi di una sanatoria limitandosi a stabilire che l’obbligo “non si applica alle imprese i cui beni immobili risultino gravati da abuso edilizio o costruiti in carenza delle autorizzazioni previste, ovvero gravati da abuso sorto successivamente alla data di costruzione”. Un ulteriore emendamento della Lega (a prima firma Elisa Montemagni) punta a escludere dall’obbligo solo quelle imprese i cui immobili siano gravati da abusi “di gravità tale da incidere sullo stato legittimo dell’immobile”.
Tra le richieste, anche quella di FdI, Iv e Pd di dedurre dall’imposta sul reddito delle società (Ires) e dall’imposta regionale sulle attività produttive (Irap) i costi delle polizze. Infine, si segnalano diversi emendamenti con cui si punta a escludere dall’obbligo per le imprese di stipulare una polizza assicurativa contro i danni derivanti da eventi catastrofali gli immobili di cui l’impresa non è proprietaria, ma che sono in locazione. Tra le proposte formulate, ad esempio, quattro identici emendamenti sottoscritti da FdI, FI, M5s e gruppo Misto, precisano che l’obbligo di stipulare le polizze debba riguardare solo gli immobili “di proprietà dell’impresa”. (Public Policy)
GPA