ROMA (Public Policy) – Un’equiparazione delle unità immobiliari date in locazione per meno di trenta giorni alle strutture turistico-ricettive, con la conseguenza di applicare alle prime l’imposta di soggiorno prevista per le seconde.
È quanto stabiliscono alcuni emendamenti al decreto correttivo sui conti pubblici, la cosiddetta manovrina, presentati da Maurizio Bernardo (Ap), Filippo Crimì (Pd), Lorena Milanato (FI), Andrea Causin (Ap) e da proposte a prima firma Ignazio Abrignani (Sc-Ala) e Daniel Alfreider (Minoranze). Le norme proposte intervengono sull’articolo 4 del testo, quello della cosiddetta ‘tassa Airbnb‘, ossia l’insieme di regole introdotte per le locazioni brevi.
L’equiparazione che viene prevista vale per la “applicazione dell’imposta di soggiorno”, della “imposta municipale propria e della tassa sui rifiuti“, per la “comunicazione delle generalità degli alloggiati”, per le “rilevazioni statistiche sulla capacità degli esercizi ricettivi e sul movimento dei clienti negli esercizi ricettivi” e per il “pagamento del canone speciale per la ricezione delle trasmissioni radiotelevisive e dei compensi relativi ai diritti d’autore ed ai diritti connessi”.
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MAD