Infine, ecco il secondo Papeete. E adesso che succede?

0

di David Allegranti

ROMA (Public Policy) – Era atteso, lo strappo di Giuseppe Conte. Troppo a lungo l’aveva tirata l’ex presidente del Consiglio, a partire dalle prime settimane di guerra in Ucraina scatenata dalla guerra. Tutta quell’ostilità nei confronti del Governo Draghi si era espressa, concentrata, esplosa in pochi giorni, fino a oggi, quando il M5s ha annunciato la non partecipazione al voto sul dl Aiuti al Senato. Uno strappo in piena regola, pianificato evidentemente da tempo. Così come da tempo era pianificata la scissione di Luigi Di Maio. Così finisce insomma l’avventura del M5s per come l’abbiamo conosciuto fin qua. È evidente che, qualsiasi sia il punto di caduta finale, per i 5 stelle l’avventura politica è conclusa. Da una parte considerati troppo governativi, dall’altra troppo incendiari. Non ci può essere via di mezzo d’altronde per il populismo, specie quello istituzionalizzato.

Siamo dunque arrivati al secondo Papeete, stavolta di Conte e non di Matteo Salvini. Era l’estate del 2019, quando l’ex ministro dell’Interno tirò giù il Governo di cui faceva parte come vicepresidente del Consiglio. Resta da capire adesso come arriveremo a fine legislatura. Ma ci sarà una fine legislatura o si andrà a votare anticipatamente? Mario Draghi ha escluso un altro Governo e ha spiegato che non ci potrebbe essere un Governo senza i 5 stelle. La logica conseguenza di questa ferma presa di posizione, politicamente legittima e comprensibile, è che o si trova un traghettatore, il solito Giuliano Amato, oppure si torna al voto. Non mancherà il momento delle responsabilità politiche da attribuire anche agli alleati del M5s. Citofonare Pd. Citofonare Goffredo Bettini, Dario Franceschini. Quelli che rivendicavano alleanze “di popolo” ma che alla fine si sono dimostrate alleanze di Palazzo. In nome di quelle alleanze e nel tentativo di salvare sé stessi, anche Pd ci ha regalato questo bel caos politico in cui stiamo precipitando. (Public Policy)

@davidallegranti