(Public Policy) – Roma, 22 lug – (di Gaetano Veninata) Se il
Kazakhstan sia o meno una dittatura è questione che lasciamo
ai nostri senatori, ma uno Stato che fa rispettare rigorosamente le
regole sì: soprattutto quelle norme “che vietano di sporcare
il suolo pubblico”, anche con un mozzicone di sigaretta.
A darne notizia è il sito Viaggiare Sicuri
(www.viaggiaresicuri.it) che è parte integrante della
Farnesina ed è gestito in collaborazione con l’Aci
(Automobile club d’Italia): “Le Autorità (kazake; Ndr)
possono applicare in maniera estremamente rigorosa le norme
che vietano di sporcare il suolo pubblico – si legge nella
pagina dedicata all’ex repubblica sovietica – Sulla base
della legge concernente lo status giuridico dei cittadini
stranieri in Kazakhstan, il cittadino straniero che violi le
leggi del Paese, a prescindere dalla gravità della
violazione in questione, può essere espulso dal Paese. Si è
verificato un caso di espulsione di un connazionale per aver
gettato a terra un mozzicone di sigaretta”.
Altro consiglio, per chi desiderasse recarsi in Kazakhstan,
nonostante – si segnala – “non ci siano collegamenti diretti
con l’Italia” (tranne se non si dispone di jet privati), è
quello di stare attenti “all’applicazione estremamente
rigorosa – da parte delle autorità di frontiera kazake –
delle norme in materia di immigrazione nei confronti degli
stranieri in possesso di visto scaduto”, dato che “la
sanzione amministrativa (a cui fa seguito, talora, la
detenzione in carcere), si applica anche nel caso in cui il
visto sia scaduto soltanto da poche ore”.
Per il resto non mancano notizie più ‘politiche’:
“Nonostante il Kazakhstan si trovi in un’area geografica ove
i cambiamenti sotto il profilo politico sono repentini – si
legge ancora su Viaggiare Sicuri – a tutt’oggi la situazione
interna risulta relativamente stabile. Il Governo presta una
particolare attenzione al rischio terrorismo. Il Kazakhstan
non può essere, infatti, considerato del tutto immune da
episodi di natura terroristica come hanno dimostrato alcuni
attentati perpetuati nel 2011 contro installazioni di
Autorità dello Stato, a cui si sono aggiunti anche alcuni
altri episodi simili (sventati attacchi) avvenuti nel corso
del 2012, ritenuti dalle Autorità kazake legati ad
estremisti del fondamentalismo islamico”.
Inoltre bisogna evitare di partecipare a manifestazioni,
“anche se dal carattere apparentemente pacifico”, visto che
“il 16 dicembre 2011 nella città di Zhanaozen nella regione
del Mangistau si sono verificati scontri tra la polizia e
alcuni manifestanti che scioperavano da mesi per rivendicare
un più alto salario per i lavoratori dell’industria
petrolifera. Tali scontri hanno causato 16 morti”.
Infine, attenzione a non esagerare con gli alcolici: “È
bene tenere presente che la legge kazaka prevede che qualora
la persona aggredita si trovi in stato di ubriachezza debba
poter dimostrare di non aver lui stesso provocato
l’aggressore”. (Public Policy)
GAV