La riforma del fisco si occupa anche di e-cig e cannabis

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ROMA (Public Policy) – In arrivo il divieto di vendita a distanza delle sostanza liquide, con o senza nicotina, per alimentare le sigarette elettroniche (quelle senza combustione) e delle nicotine pouches, cioè quei prodotti contenenti nicotina e preparati allo scopo di consentire, senza combustione e senza inalazione, l’assorbimento di tale sostanza da parte dell’organismo, anche mediante involucri funzionali al loro consumo.

È quanto prevede un emendamento dell’Esecutivo depositato in commissione Finanze alla Camera al ddl Delega fiscale.

Sul tavolo c’era anche un emendamento sulla cannabis legale, successivamente ritirato.

Secondo quanto prevedeva il testo, era in arrivo “un regime di tassazione delle parti della canapa coltivata suscettibili di essere utilizzate come succedanei dei prodotti da fumo ovvero da inalazione”. L’articolo stabiliva che la norma prevedesse l’assimilazione di questi prodotti a quelli da fumo con “la conseguente applicazione dei relativi regimi fiscali”. Inoltre si puntava all’introduzione di un regime autorizzatorio da parte dell Agenzia delle dogane e dei monopoli per la loro commercializzazione. E ancora, per “una miglior garanzia della tutela della salute dei consumatori”, si puntava a stabilire che loro commercializzazione e vendita potessero avvenire “esclusivamente” tramite: depositi fiscali autorizzati, con la previsione di particolari misure di vigilanza per i depositi fiscali abilitati all attività di fabbricazione; rivendite di generi di monopolio, con possibilità che la loro vendita sia ammessa anche tramite punti di vendita specializzati in possesso di patentino per i monopoli.

Inoltre, si puntava al divieto di vendita ai minori di diciotto anni e ancora a distanza tramite distributori automatici. Stop anche alla possibilità di pubblicità e promozione.

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FRA