BRUXELLES (Public Policy / Policy Europe) – “Il testo del Consiglio stabilisce un equilibrio tra il mantenimento di obiettivi ambiziosi per il ripristino della natura e la garanzia di flessibilità per gli Stati membri nell’attuazione, mantenendo al contempo condizioni di parità e riducendo gli oneri amministrativi”. Lo afferma con una nota la presidenza di turno svedese del Consiglio Ue presentando il mandato negoziale – approvato martedì dal Consiglio Ue Ambiente – sul regolamento per il “ripristino della natura”. Sulla proposta l’Italia ha espresso voto contrario. I negoziati in sede di trilogo inizieranno quando il Parlamento europeo approverà il suo mandato negoziale.
OBBLIGHI DI RIPRISTINO
Il Consiglio ha concordato che gli Stati membri mettano in atto misure di ripristino che portino in buone condizioni almeno il 30% degli habitat degli ecosistemi terrestri, costieri, d’acqua dolce e marini che non sono in buone condizioni entro il 2030. Ciò si applicherebbe ad almeno il 30% dell’area totale dei tipi di habitat ritenuti non in buone condizioni, anziché all’area per ciascun gruppo di habitat, come inizialmente proposto dalla Commissione.
Gli Stati membri dovrebbero tuttavia stabilire misure di ripristino per almeno il 60% entro il 2040 e per almeno il 90% entro il 2050 dell’area di ciascun gruppo di habitat che non è in buone condizioni. Il Consiglio ha aggiunto un’eccezione per le aree marine che presentano habitat di sedimenti soffici, per cui i Paesi potranno applicare una percentuale inferiore per gli obiettivi e l’obiettivo del 2030 non sarà applicato.
REQUISITO DI NON DETERIORAMENTO
Per le aree di habitat soggette a misure di ripristino, gli Stati membri hanno concordato di garantire che non si verifichi un deterioramento significativo. Nelle aree già in buone condizioni o dove le misure di ripristino non sono ancora state attuate, in particolare al di fuori della rete Natura 2000 delle aree protette, i Paesi Ue si impegneranno a mettere in atto le misure necessarie per prevenire un deterioramento significativo. Ciò si tradurrebbe in un obbligo basato sui risultati per le prime e in un obbligo basato sullo sforzo per le seconde.
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PAM