ROMA (Public Policy) – Tra gli emendamenti presentati al decreto Infrastrutture, in esame in commissione Ambiente della Camera, spunta la proposta di un “un Piano nazionale per l’edilizia residenziale e sociale pubblica” ribattezzato “Piano casa Italia”, e finalizzato al rilancio delle politiche abitative come “risposta coerente ed efficace ai bisogni della persona e della famiglia”.
L’emendamento, sottoscritto a tutti i gruppi di maggioranza e a prima firma Piergiorgio Cortelazzo (FI) mira, si legge, “a contrastare il disagio abitativo sul territorio nazionale, anche mediante la valorizzazione del patrimonio immobiliare esistente e il contenimento del consumo di suolo”.
L’adozione del Piano avverrà con decreto del presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, da adottare, previa intesa con la Conferenza unificata, entro 180 giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del dl Infrastrutture.
Il Piano Casa Italia definirà le “strategie di medio e lungo termine finalizzate ad una complessiva riorganizzazione del sistema casa, in sinergia con gli enti territoriali, al fine di fornire risposte ai nuovi fabbisogni abitativi emergenti dal contesto sociale, integrare i programmi di edilizia residenziale e di edilizia sociale, dare nuovo impulso alle iniziative di settore, individuare modelli innovativi di governance e di finanziamento dei progetti, razionalizzare l’utilizzo dell’offerta abitativa disponibile”.