Franco su MpS: puntiamo a una dilazione dei tempi

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ROMA (Public Policy) – “Una volta chiusa la trattativa con Unicredit lo scorso ottobre, con la Commissione europea è stata avviata una nuova interlocuzione per individuare un nuovo termine per la cessione della partecipazione statale” in Banca Monte dei Paschi di Siena. “Il precedente termine era il 31 dicembre 2021. L’obiettivo del Mef è quello di conseguire una congrua dilazione che sia margine di tempo per effettuare questa operazione di dismissione della partecipazione con tempi adeguati, in modo da poter valutare tutte le opzioni, e scegliere una opzione che sia adeguata per il futuro della banca”.

Lo ha detto il ministro dell’Economia, Daniele Franco, in audizione martedì in commissione d’inchiesta sul sistema bancario e finanziario in merito alle partecipazioni dello Stato nel settore bancario.

“La trattativa che stiamo gestendo – ha aggiunto – mira a far sì che le misure compensative” chieste dalla Commissione in virtù della proroga “siano realistiche, sostenibili e non tali da compromettere il piano industriale della banca“.

“Quindi il ministero – ha spiegato – continua a perseguire l’obiettivo della cessione della partecipazione, che verosimilmente potrà aver luogo solo dopo l’aumento di capitale” che, ha sottolineato il ministro, andrà realizzato “entro il 2022”.  

“I tempi di dismissione della quota” statale in MpS dipenderanno “dalla trattativa” con la Commissione europea. “Obiettivo del Governo – ha detto ancora Franco – è salvaguardare i livelli occupazionali, tutelare il marchio, salvaguardare il legame che MpS ha con il proprio territorio”.

“È importante che i tempi ci consentano di trovare una soluzione che sia adeguata. Qualsiasi altra operazione in futuro dovrà rispondere ai criteri” adottati in passato, “quindi non dobbiamo svendere. I tempi devono consentirci assolutamente di non svendere”. (Public Policy) VIC

(foto cc Palazzo Chigi)